Patria di alcuni tra i più grandi artisti della storia, nonché terra che ha saputo influenzare con la sua cultura e le sue tradizioni anche alcune zone della Lombardia, il Veneto offre alcune perle che vale la pena di conoscere ed apprezzare.
7 Perle da vedere in Veneto
#1 Ponte di Veja: il più grande ponte naturale d’Europa
Si tratta del più grande ponte naturale d’Europa, con un arcata di 40 mt e una larghezza di 20, situato nel Parco Regione della Lessinia. Un luogo sospeso nel tempo, abitato durante l’epoca preistorica ed utilizzato come ponte vero e proprio per il passaggio di carri e uomini, tanto da affascinare sia Dante che Andrea Mantegna, il quale raffigurò il ponte naturale nella celebre “Camera degli Sposi” di Mantova.
#2 Pieve di Cadore: la città di Tiziano
Borgo natale del grande Tiziano Vecellio, Pieve di Cadore è un tipico borgo alpino delle dolomiti orientali. Il suo cuore è, manco a dirlo, Piazza Tiziano, su cui svetta la statua dell’artista e su cui si affaccia il cinquecentesco palazzo della Magnifica Comunità di Cadore, eretto dalla Serenissima e con tanto di leone marciano sulla torre. A poca distanza, in uno scenario rimasto quasi inalterato nel tempo, si trova la casa nella quale, sul finire del XVI secolo, nacque Tiziano, oggi visitabile.
#3 Villa Pisani: la Versailles veneta
Potremmo definirla la Versailles Veneta, la regina delle ville del Brenta, Villa Pisani di Stra. A volerla furono, nel 1721, i nobili veneziani Alvise e Almorò Pisani, che affidarono l’opera agli architetti Girolamo Frigimelica e Francesco Maria Preti. Il risultato fu una magnifica residenza neoclassica le cui sale furono affrescate nientemeno che dal grande Gian Battista Tiepolo e i cui giardini stupivano i numerosi ospiti per la “finta” vastità prospettica che conduceva fino alla terrazza belvedere.
La villa affascinò e ospitò nel corso dei secoli importanti personalità come Napoleone, lo zar Alessandro I, Vittorio Emanuele II, Gabriele d’Annunzio e, nel 1934, Hitler e Mussolini. Immaginiamo lo splendore di questa dimora e lo stupore che procurava a coloro che vi giungevano via acqua, trovando la villa illuminata e pronta ad intrattenere tra le sue sale, i suoi giardini e il suo labirinto gli ospiti che qui ebbero il piacere e la fortuna di soggiornare.
#4 Tempio Canoviano: il Pantheon delle montagne venete
Cosa ci fa la bianca mole di un tempio neoclassico a colonne doriche nel bel mezzo delle montagne venete? La risposta è scritta nel nome del più celebre figlio di Possagno, Antonio Canova. Fu il grande scultore a progettare nel 1819 la nuova chiesa parrocchiale del paese, fondendo in un unico edificio gli stili del Partenone di Atene e del Pantheon di Roma. Un tempio vero e proprio, trionfo dello stile neoclassico e autocelebrazione del più importante scultore neoclassico d’Europa, che proprio qui sepolto.
#5 Castello di Asolo: la dimora della regine di Cipro
A poca distanza da Possagno sorge la Residenza dell’ultima regina di Cipro, la veneziana Caterina Cornaro, il castello di Asolo, che fu sede di una delle più raffinate corti umanistiche all’interno dei domini marciani. In cambio della sua rinuncia a governare Cipro, nel 1489 Caterina ottenne dalla Serenissima il titolo di Signora di Asolo, dimorando tra queste mura fino alla sua morte, nel 1510.
Ventun’anni nel quale il borgo di Asolo visse il suo periodo dorato, grazie alla corte di letterati ed artisti giunti a palazzo, tra cui Pietro Bembo. Successivamente il castello cadde nell’oblio, diventando caserma militare e subendo alcuni danni, fino alla sua recente riscoperta e valorizzazione. Oggi dalle sue torri è possibile godere della vista sulle montagne e campagne circostanti.
#6 Arquà Petrarca: il borgo del Petrarca
Il medioevale borgo di Arquà sorge sui dolci pendii dei Colli Euganei ed è legato alla figura del celebre poeta Francesco Petrarca, il quale dimorò tra le sue mura dal 1369 alla 1374, anni della sua morte. Petrarca visse qui gli ultimi anni della sua vita, dimorando in quella casa dai soffitti lignei e dalle decorazioni in parte originarie, dalle cui finestre è possibile ammirare la campagna circostante che, probabilmente, ricordava le colline della sua nativa Toscana.
Oltre alla storica dimora, dall’altro lato del paese, si trova la tomba del poeta, un arca marmorea posta accanto alla chiesa di Santa Maria Assunta nel quale. Arquà non ricorda la Toscana solo per Petrarca, il suo borgo in pietra, le sue colline ma anche per il vino che qui si produce e che, dopo questa visita culturale, sarebbe giusto assaggiare in una delle sue numerose enoteche.
#7 Villa Vigna Contarena: gli affreschi rinascimentali e l’orto segreto
Restando in provincia di Padova, ad Este sorge la poco nota Villa Contarini degli Scrigni, progettata dal celebre Vincenzo Scamozzi per la nobile famiglia veneziana dei Contarini. Una villa veneta capace di mixare lo stile medioevale delle vicine mura del castello d’Este allo stile manierista delle rinascimentali. Oltre a stupire per i suoi magnifici interni con affreschi manieristi e ben conservati, la dimora stupisce anche per il suo orto segreto, separato del resto del parco da muri di cinta, e per il suo immenso parco, fresco rifugio al caldo della campagna veneta.
MATTIA GALBIATI
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