Quest’anno a Milano aprirà un museo molto particolare, che racconterà la storia vista dagli occhi dei bambini. Un passato recente descritto dalle pagine dei quaderni di bambini e ragazzi che negli anni hanno frequentato scuole elementari e medie. Ecco allora i dettagli del futuro museo milanese e da dove nasce.
A Milano il MUSEO dei QUADERNI di SCUOLA
# Due secoli di storia e 2500 quaderni provenienti da tutto il mondo
Non c’è persona che abbia finito la scuola e che non riguardi con nostalgia i suoi quaderni. I quaderni sono un po’ la storia di tutti noi, sono un ricordo di quei vent’anni trascorsi sui banchi di scuola e dei progressi che ognuno ha fatto. Ecco allora che da quest’idea, la coppia milanese composta da Anna Teresa Ronchi e Thomas Pololi ha deciso di realizzare un museo dedicato ai quaderni di scuola. Dopo anni di lavoro il loro progetto è finalmente concreto.
Il Museo dei Quaderni di scuola parte infatti da un’idea ormai nata circa 15 anni fa: mostrare attraverso i quaderni il mondo visto dagli occhi dei bambini. I loro sogni, le loro percezioni, fantasie, paure, la loro intelligenza e sensibilità. È così che Thomas Pololi fonda l’Archivio dei quaderni di scuola, che oggi conta migliaia di quaderni che coprono due secoli di storia, principalmente dalla fine dell’800 ai primi anni 2000. Più precisamente l’Archivio è gestito dall’Associazione Quaderni Aperti e conta 2500 quaderni (1500 italiani e gli altri 1000 provenienti da 35 paesi del mondo), oltre ad alcune lettere e diari scritti da bambini e ragazzi dagli 8 ai 14 anni.
Ma è quando l’associazione inizia anche una comunicazione social che il loro sogno di realizzare un museo sui quaderni di scuola diventa realtà. Con un sito internet e account social attivi, la condivisione un po’ nostalgica di pagine di quaderni di scuola diventa un modo per raccogliere sempre più materiale.
# Il museo aprirà in primavera in via Broletto
Il Museo dei Quaderni di scuola aprirà nella primavera del 2023, più precisamente nel mese di maggio, e sarà allestito all’interno di uno spazio di circa 60 metri quadri in via Broletto, zona Cordusio. L’iniziativa è autogestita e autofinanziata dai due ideatori e dall’associazione protagonista della raccolta e sarà un modo per scoprire, oltre al mondo visto dai bambini, com’è cambiata nel corso dei secoli la scuola e come si differenzia da uno Stato all’altro. Il quaderno più antico che si troverà all’interno risale al 1773 ed è britannico, mentre il più recente viene dal Ghana ed è del 2012. Nel museo ci saranno anche le lettere dettate dalle maestre e inviate a padri e fratelli impegnati nella Seconda Guerra Mondiale. Ci saranno poi delle sezioni dedicate a temi specifici, come vacanze, correzioni scolastiche o sogni, che ogni tre mesi cambieranno. Non resta quindi che aspettare la sua apertura.
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BEATRICE BARAZZETTI
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