Un sistema nato oltre 60 anni fa in Svezia e diffuso oggi in molte città del mondo. Alcuni esempi, pur se in un contesto limitato e di iniziativa privata, sono presenti anche a Milano. Come funziona e i vantaggi rispetto alla raccolta su strada.
A portare via i RIFIUTI NON sono i CAMION: il METODO SVEDESE in due QUARTIERI di MILANO
# I primi test negli anni ‘60 in un piccolo ospedale
La raccolta pneumatica dei rifiuti nasce in Svezia nel 1961, con un primo test nel piccolo ospedale di Sollefteå per poi essere applicata in un contesto residenziale nel 1965, nel quartiere di Ör-Hallonbergen a Sundbyberg.
# Come funziona
Questo sistema consente di raccogliere le spazzatura tramite l’utilizzo di una rete di tubi sotterranei, collegati su strada a dei piccolo bidoni. Una volta gettati all’interno dei bidoni, i rifiuti vengono risucchiati nei tubi sottoterra verso un sito di stoccaggio che li differenzia in rifiuti organici, del vetro, della carta e della plastica. Quando anche quest’ultimo è saturo tutto il contenuto viene trasportato in un centro raccolta fuori città tramite un getto d’aria della potenza di 70 chilometri orari.
# Oltre 1.000 impianti in diverse città del mondo: a Milano nei quartieri di Porta Nuova e Citylife
Sono ormai oltre 1.000 gli impianti installati in diverse città del mondo. Tra queste Stoccolma, Londra e Barcellona, Parigi e New York, oltre che in Medio Oriente, Asia orientale, America settentrionale. Anche in Italia abbiamo alcuni esempi, anche se in un contesto limitato e nell’ambito di iniziative private. La prima applicazione di questo sistema è avvenuta nel 2014 nel quartiere di Porta Nuova a Milano, seguito poi dall’edificio Eurosky di Roma e negli anni successivi dal quartiere di Citylife.
# I vantaggi di questo sistema
Il principale vantaggio della raccolta pneumatica dei rifiuti è il quasi azzeramento dei mezzi incaricati alla raccolta e al trasporto, in Svezia il numero è diminuito del 90 per cento, con conseguente meno traffico e emissioni inquinanti. A questo si aggiunge l’eliminazione dei cassonetti, cosa che a Milano è così da tempo, e il miglioramento delle condizioni igienico sanitarie che non sempre è garantito quando i rifiuti vengono lasciati per strada magari sotto il sole.
# Le difficoltà e i limiti alla sua implementazione
Uno dei limiti di questo sistema è la necessità di molta energia per farlo funzionare e che la sua introduzione è più fattibile in zone o quartieri della città in fase di progettazione rispetto ad aree delle città già densamente urbanizzate a causa degli onerosi investimenti richiesti. Un altro ostacolo alla sua implementazione è il danno che potrebbe provocare alle tubature sotterranee il trasporto di materiali come vetro e metallo, con inevitabili elevati costi di riparazione e manutenzione.
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FABIO MARCOMIN
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