Credits: Urbanfile
Milano ha un tasso di motorizzazione superiore al 53%, al di sopra della media delle metropoli europee. Sono anni che si parla di progetti per la realizzazione di nuovi parcheggi per liberare spazi pubblici occupati oggi da auto in sosta, ma con il continuo aumento di residenti e lavoratori, i milanesi fanno sempre più fatica a parcheggiare. La soluzione proposta dal Sindaco.
Addio alle auto sui MARCIAPIEDI: il nuovo PIANO PARCHEGGI per i RESIDENTI
# Dopo il piano parcheggi interrati di Albertini, rottamato da Pisapia, Sala vuole rimettere al centro la questione
Le giunte Albertini e Moratti hanno posto la questione parcheggi ai primi posti della loro agenda. In particolare le giunte Albertini, dal 1997 al 2006, hanno cercato di creare a Milano più stalli possibili con la disposizione delle auto a cavallo dei marciapiedi, i parcheggi a lisca di pesce e con un articolato piano per i parcheggi sotterranei. L’obiettivo era diminuire la confusione creata dalle macchine parcheggiate spesso sui marciapiedi in modo abusivo.
Con la giunta Pisapia c’è stata una inversione a U sulla questione parcheggi. Stop ai vecchi progetti in attesa di un piano rivoluzionario mai attuato. Da allora si sono realizzati solo pochi parcheggi sotterranei senza un piano unitario o una visione di insieme. Linea proseguita dall’attuale giunta. Negli ultimi giorni, a sorpresa, il sindaco Sala ha voluto di nuovo rimettere al centro la questione: “Con la mia Giunta stiamo pensando di lanciare un nuovo grande piano sui parcheggi sotterranei“.
# Sala “Dovranno essere progetti realizzabili in un paio d’anni”
Il piano di Albertini non vide completa realizzazione a causa della “guerra” dei vari comitati e della lunghezza infinita dei cantieri. Per evitare problemi analoghi Sala ha tenuto a precisare: “Il nostro piano non potrà essere come quello del buon Albertini, che magari fu criticato ma ebbe anche una buona idea. Non può essere così nella misura in cui non si possono fare progetti a 4 o 5 anni. Probabilmente oggi chi riesce a consegnarci un progetto per cui in un paio d’anni si realizza un parcheggio, lo aiutiamo in tutti i modi”. Il piano di Albertini prevedeva grandi parcheggi sotterranei nei quali la maggior parte dei posti auto era a rotazione, quindi destinato a chi veniva da fuori città o a chi si sposta in città con l’auto privata, e solo una parte minoritaria era destinata ai residenti.
# I nuovi parcheggi, di dimensione ridotta, saranno destinati ai residenti per dare più spazio ai pedoni e alla natura
L’idea della nuova giunta e dell’assessore comunale alla Mobilità, Marco Granelli, è di riservare la maggior parte dei posteggi ai residenti in modo da togliere stalli e auto dalle strade e liberare spazio in superficie per realizzare piste ciclabili, liberare le radici delle piante sempre assediate dal parcheggio selvaggio, ma anche, dove serve, per allargare i marciapiedi e dare più metri di spazio pubblico ai pedoni e ai dehors.
Una caratteristica fondamentale saranno le dimensioni dei progetti, più ridotti in dimensioni e capienza, e quindi più veloci nella realizzazione, ma anche la possibilità di poter realizzare parcheggi multipiano in struttura esterna, al posto di palazzine o altre strutture, anche meccanizzati come se ne vedono in alcune città d’Europa e solo qualche esempio a Milano.
# Il nuovo piano concentrato tra la Cerchia dei Bastioni e la circonvallazione 90-91
Il nuovo piano dovrebbe concentrarsi soprattutto nell’area dove ci sono più criticità nella sosta, compresa tra la Cerchia dei Bastioni e la circonvallazione della 90-91. Gli unici parcheggi sotterranei previsti ad oggi sono due: quello di via Zarotto, angolo Viale Tunisia, quasi completato, e un altro in Largo Scalabrini al Lorenteggio solamente approvato. L’obiettivo dovrebbe essere quello di scoraggiare chi viene dall’hinterland utilizzando i propri mezzi, trovando difficoltoso il parcheggio all’interno di Milano.
Fonte: “Urbanfile” – Milano | Urbanistica – Primi passi per il piano parcheggi della Giunta Comunale
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