Sempre più abitazioni gestite con l’affitto breve. Non solo: un business in mano a pochi soggetti o comunque a chi ha più proprietà immobiliari, e che sta contribuendo ad escludere dalla città i milanesi con redditi medio-bassi e gli studenti. Scopriamo cosa emerge dai dati di questa analisi.
AIRBNB spopola: le CASE di MILANO sempre più SOLO per TURISTI
# Dal 2018 una crescita del 35%
InsideAirbnb ha fatto una fotografia della situazione degli immobili messi a reddito con affitto breve in città tramite Airbnb. Un fenomeno esploso dopo Expo 2015, quando Milano si è aggiunta all’asse del turismo internazionale composto dalla tratta Roma-Firenze-Venezia. Una crescita costante, nel 2023 sono stati battuti i record di turisti pre-pandemia del 2019 con il mese di luglio miglior mese di sempre, seguita da quella degli alloggi su Airbnb.
La crescita degli annunci dal 2018 è stata del 35%, +5.000 rispetto al 2022, a settembre 2023 erano un totale di 24.177.
# Boom degli affitti brevi nelle periferie
Se l’aumento più consistente in numeri assoluti di annunci negli ultimi 5 anni è stato registrato sull’asse che idealmente conduce dal centro a NoLo, passando per Porta Venezia e Centrale, quello in termine percentuale si registra nelle periferie. I maggiori investimenti sono stati realizzati infatti in zone come Giambellino, Corvetto, Viale Monza/Via Padova dove acquistare appartamenti è meno costoso, la rendita garantita tramite affitto breve è più alta e il rischio di morosità è più basso.
# Nell’82% dei casi l’annuncio riguarda case intere
Airbnb nasce per consentire al proprietario di una casa di affittare una camera extra per un week end per pagarsi le spese. Negli anni però la situazione è radicalmente cambiata e a settembre 2023 ben l’81,6% degli annunci riguardava interi appartamenti e il prezzo mediano per notte è sempre più simile a quello di un hotel. In 5 anni è aumentato del 50% arrivando a 125 euro.
# Un affare per pochi
L’ultimo dato interessante, che emerge analizzando i dati di InsideAirbnb, evidenzia come gli affitti brevi stiano diventando un affare per pochi soggetti, soprattutto agenzie e start-up specializzate nell’affitto breve. Il 50% degli annunci è gestito da utenti che hanno almeno due immobili sulla piattaforma e il 20% degli annunci, pari a 4.889, è di host con almeno 10 proprietà, un numero quasi triplicato dal 2018.
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Fonte: offtopiclab
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FABIO MARCOMIN
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