Alleanza GIALLO-ROSSA anche a Milano? No, grazie

I risultati di un sondaggio al momento bocciano l'estensione dell'alleanza PD M5S in Comune. Eppure tre ragioni spingono perchè questo accada.

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Credits: milano.fanpage.it - Beppe Sala e Giancarlo Corrado

Lunedì 09/09: si vota la fiducia alla Camera per il nuovo governo targato M5S-PD. Dopo la scontata conferma il giorno successivo al Senato quando, verrà alla luce il secondo governo dal 4 marzo 2018, sostenuto dalla cosiddetta maggioranza giallo-rossa (M5S – PD).

Milano giallorossa?

Nel fine settimana alcuni giornali hanno dato spazio a una possibile estensione dell’alleanza anche nel consiglio comunale di Milano. Il sindaco è stato tra i primi a prospettare aperture verso i 5 stelle e Milano potrebbe così suggellare un’alleanza che potrebbe consolidarsi in vista delle elezioni regionali e comunali.

Per capire quale sia l’orientamento di Milano verso questa ipotesi, sabato 7 settembre abbiamo sottoposto al pubblico della fan page di Milano città stato questo sondaggio: “Notizia del giorno: voci su una alleanza giallorossa anche in consiglio comunale. Sareste a favore di un accordo M5S – PD anche in Comune?”.

Risultato: l’83% degli interpellati ha votato contro l’alleanza a livello comunale. 

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Tra le motivazioni, la critica prevalente è l’atteggiamento giudicato ostile verso ogni riforma dei grillini, come sintetizza Stefano Franzoni  “No, i grillini sono l’antitesi del progresso” o come commenta Dro Olleb:”Se la politica 5s vuol dire no no no no no ni no forse a tutto allora direi che sarebbe più che dannosa. Tra buffonate anti infrastrutture e voglia inconscia di bloccare qualsiasi cosa in stile comitato straccione di quartiere sono la cosa meno utile alla città in questa fase” o come argomenta Matteo Gabanella: ” Il PD milanese e i 5 stelle milanesi sono troppo distanti su tutto per fare un’alleanza. A partire dal pessimo rapporto che hanno con Sala, e viceversa, passando poi per il sostegno a quei comitati inutili che sanno solo dire no (su tutti: quelli che non vogliono l’innovazione a Città Studi). Senza escludere che la pagliacciata di salire sugli alberi contro M4 se la ricordano ancora in tanti.

Altro punto di vista è quello di Andrea Bruschi che sostiene invece che si tratti di qualcosa che già è in atto: “Inutile. Molti provvedimenti ambientali della Giunta sono giá condivisi anche dai 5S”. 

Le tre ragioni di un accordo in Comune

Poi c’è un’altra considerazione. Se al governo, il M5S ha la maggioranza parlamentare ma ha comunque la necessità dell’alleanza con il PD per portare avanti la legislatura, in Comune il Partito Democratico non ha bisogno dei pentastellati.

Nonostante questo, quache giorno fa il Sindaco Sala ha paventato la possibilità di alleanze o collaborazioni con il Movimento a seguito dell’incontro con il suo avversario alle elezioni amministrative del 2016 Gianluca Corrado.
Da dove nasce l’esigenza di questa possibile intesa?

#1 Un motivo potrebbe essere quello di voler adeguarsi al governo nazionale per rendere più facile l’ottenimento delle richieste che Milano intenderà sottoporre al nuovo esecutivo

#2 Un secondo motivo vedrebbe il desiderio politico del PD milanese, con Sala in primis, di far sue alcune istanze del M5S per acquisire maggior forza a scapito dei grillini che ridurrebbero i loro sostenitori

#3 Un ultimo motivo si potrebbe leggere nell’ottica dell’ascesa a livello nazionale del Sindaco Sala, che facendo vedere come si riesce a governare bene con il movimento, a portare avanti istanze “green” care ai 5 stelle e contemporaneamente sottrarre loro un’importante fetta di elettori, incarnerebbe il candidato ideale per le prossime elezioni.

Queste sono solo suggestioni, ma se i tasselli iniziassero ad incastrarsi uno ad uno potremmo avere il successore dell’attuale segretario Zingaretti.

FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.