Dopo l’EMA e la cancellazione dei debiti di Roma arriva un altro smacco per Milano. Già in occasione della perdita dell’EMA con Amsterdam avevamo sollevato perplessità sul comportamento dell’allora governo di Roma che sembrava aver fatto di tutto per sabotare Milano, dall’invio di un semplice sottosegretario all’assenza di una attività diplomatica per convincere gli indecisi.
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Milano cancellata
Subito dopo la sconfitta dell’EMA, i rappresentanti delle diverse forze politiche, 5 Stelle compresi, avevano detto che ci sarebbe stata una nuova chance per Milano, come sede del Tribunale dei brevetti. Anche in questo caso, si diceva, chi meglio della città che in Italia è avanguardia di sperimentazione e di innovazione può rappresentare una candidatura vincente in Europa?
Sembrava una questione pacifica, invece ecco la solita sorpresa ai danni di Milano offerta dalla politica romana. Oggi, 9 aprile, si doveva procedere con l’atto che sembrava di pura formalità: votare alla Camera la mozione in cui si chiede di trasferire il Tribunale Unificato dei Brevetti da Londra a Milano. Si tratta del primo passo con cui un Paese avvia l’iter di richiesta alla UE. Tutto facile? In Italia quando c’è di mezzo Milano niente è mai scontato: così nella mozione presentata e votata, la parolina “Milano” è stata sostituita da “Italia”. Si è votata quindi una generica richiesta di avere in Italia la sede del Tribunale dei brevetti, senza specificare una città come fanno gli altri paesi. Per Milano la sconfitta è arrivata prima ancora di potersela giocare. E lo sgarbo è sfacciato visto che Milano è riconosciuta come una delle capitali europee per il numero di brevetti depositati.
Che cosa perdiamo?
Il Tribunale Unificato dei Brevetti (TUB) non esiste ancora. E’ una struttura che quando sarà attiva consentirà di tutelare le idee depositate nei paesi membri. Le tre sedi erano state già assegnate a Parigi, Monaco e Londra che con la Brexit deve essere sostituita.
Le critiche al voto di governo si sono sollevate dai banchi dell’opposizione: “Il governo è nemico di Milano” è il comune commento di PD e Fratelli d’Italia. Sarebbe da aggiungere una parola: “sempre”.
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ANDREA ZOPPOLATO