Non gli piaceva essere definito un “navigatore solitario”, chissà perché? Non lo ha mai spiegato chiaramente: “preferisco essere visto semplicemente come un uomo che cerca il proprio limite, navigatore solitario fa pensare a qualcosa di epico, che non mi appartiene”.
AMBROGIO FOGAR, l'”Ulisse” di Milano
# Le prime imprese: l’Atlantico del Nord in solitaria e il giro del mondo
Ambrogio Fogar nacque a Milano il 13 agosto 1941, il padre era un assicuratore, la madre insegnante. Giovanissimo attraversa le Alpi con gli sci e partecipa alla Marcialonga sulle Dolomiti, e alla Vasoloppet, nella Contea di Dalarna, in Svezia, due competizioni di fondo per veri esperti.
Pratica paracadutismo e, visto che il padre era originario di Trieste, grazie alla città giuliana scopre il fascino del mare. Prima di avventurarsi nei pericoli che nasconde Madre Natura in giro per il mondo, fece diversi lavori: assicuratore, comparsa alla Scala, venditore di auto e altre semplici attività. Nel frattempo si era iscritto a Scienze Politiche, ma l’amore per l’avventura fu troppo forte. Nel 1972 Ambrogio Fogar attraversa l’Atlantico del Nord in solitaria. Un anno dopo, con la propria barca chiamata Surprise, fa il giro del mondo, sempre da solo, partendo dal porticciolo di Castiglione della Pescaia il 3 novembre 1973 e tornando il 7 dicembre 1974.
# Un Ulisse moderno e meneghino
Possiamo dire che, grazie a Fogar, una buona parte dell’Italia si innamora della vela, lui diventa una sorta di Ulisse moderno e meneghino, con quel nuovo modo di fare avventura. La sponsorizzazione, l’impatto mediatico dei libri e della Tv e quelle sue sembianze da ragioniere che sfida i pericoli del mondo, fanno di Fogar una sorta di personaggio mitologico moderno, anche se lui di epico non voleva sentire parlare. Nel 1976 sfida la misteriosa leggenda del Triangolo delle Bermuda, per capire, umanamente e scientificamente, uno dei misteri più famosi della storia. Questa spedizione la fa con Uri Geller ed Enzo Majiorca.
# Il primo dramma della sua vita: la morte dell’amico giornalista e scrittore Mauro Mancini
Nel 1978 c’è il primo dramma della sua vita: il 14 gennaio Ambrogio e l’amico giornalista e scrittore Mauro Mancini, salpano dal porto di Mar del Plata per puntare a Sud, fino a Ushaia, capoluogo della Terra del Fuoco, dove Mancini avrebbe dovuto scendere e Fogar proseguire in solitaria nella circumnavigazione dell’Antartide. Ma nel tragitto, il 19 novembre, alle ore 10, un branco di Orche colpisce lo scafo e i due sono costretti a saltare sulla zattera gonfiabile di salvataggio, andando alla deriva per settantaquattro giorni. Perdono quaranta chili, sono in condizioni di salute precarie e, dopo circa due mesi e mezzo, sono recuperati da un mercantile greco: sembra che la salvezza sia arrivata, invece Mancini, dopo due giorni di navigazione sulla nave che li ha recuperati, vede peggiorare la polmonite che lo aveva colpito alcuni giorni prima e muore.
Per Fogar il ritorno in Italia è caratterizzato da critiche e polemiche, che lo stesso estremista dell’avventura cercherà di chiarire anche in qualità di ospite in trasmissioni Tv. Fogar, comunque, diventa una star. Marketing, pubblicità, libri e articoli, lo rendono una delle personalità più conosciute in Italia.
# Al Polo Nord con Armaduk prima dell’incidente in un rally
Nel 1983, con il cane Armaduk, arriva a piedi al Polo Nord, poi è la volta della conduzione di trasmissioni per il piccolo schermo. Nel 1984 inizia a presentare “Jonathan, dimensione avventura”, un magazine sugli sport estremi e avventurosi.
Nel 1992, durante la tappa del rally Pechino-Mosca-Parigi, Fogar è vittima di un gravissimo incidente: la sua jeep si ribalta e lui subisce la frattura della vertebra cervicale, che lo costringerà a diventare quasi completamente paralizzato: “nel primo periodo di inabilità ho rinnegato il mio amore per la vita, avrei voluto l’eutanasia -dichiarerà in un’intervista in Tv- dopo un po’ di tempo, una notte, ricordando una barzelletta, mi misi a ridere e mi accorsi, così banalmente, di avere ancora la forza per sorridere”.
# Il giro d’Italia in barca a vela
Nel 1997, malgrado la grave disabilità, prende parte al giro d’Italia in barca a vela, intanto continua a scrivere libri e diventa testimonial di iniziative di solidarietà e di tutela ambientale, in particolare si batte contro la caccia alla balena.
Morirà il 24 agosto 2005, per una complicazione al cuore. Fogar, personaggio chiacchierato e amato, rispettato e controverso, antesignano moderno dell’uomo “no-limits”, proprio con la grave disabilità ha dimostrato di poter superare qualsiasi limite. Prima dell’incidente confidava: “ammetto di essere un narcisista, quando viaggio da solo non scappo dagli altri, ma scappo da me stesso”.
FABIO BUFFA
Continua la lettura con altri milanesi d’autore:
MARIA PIA ARCANGELI, “quella che canta le canzoni milanesi”
LUIGI MARANGONI, l’ultima vittima delle Brigate Rosse a Milano
SANDRA RAVEL, l’attrice-soubrette madre di Maurizio Gucci
PIPPO STARNAZZA, il jazzista che “milanesizzava” l’inglese
PAOLO GIORZA, il papà della “bella Gigogin”
I BALORDI, i precursori della “canzone demenziale”
D’ANZI, il papà della “bela Madunina”
GASPARE, ZUZZURRO e la brioche più celebre della TV
LUISELLA VISCONTI, la voce più bella del CINEMA
ANNA CARENA, la signora Marta in “Miracolo a Milano”
GAETANO SBODIO: il guerrigliero del dialetto
DINO RISI, uno dei grandi della commedia italiana
CINI BOERI, l’architettura come impegno sociale
TONY DE VITA, il re delle sigle televisive
LUCIA BOSÈ, la “tosa de Milàn”
JOHNNY DORELLI, una vita al massimo
EZIO BARBIERI, il Robin Hood di Isola
RENZO PALMER, la voce milanese dei grandi divi di Hollywood
MONTICELLI e MARCHESI, i due grandi “cantori evirati” della storia milanese
MARIA GAETANA AGNESI, la “donna più intelligente del Settecento”
GIUSEPPINA PIZZIGONI, la fondatrice della SCUOLA RINNOVATA
PIERO MAZZARELLA, personaggio simbolo di una Milano che non c’è più
LUCIANO BERETTA: “il POETA del CLAN CELENTANO”
ANTONIA POZZI: la POETESSA negli ABISSI dell’ANIMO UMANO
Elio FIORUCCI: the place to be nel cuore di MILANO
AGOSTINA BELLI, la “bella tosa” del cinema italiano
Enrico BERUSCHI…e allooora???
GIANRICO TEDESCHI, l’attore milanese “che parla, comunica e ti INCANTA”
Fabio CONCATO: il lato romantico e “bestiale” della musica milanese
Dina GALLI, l’eccentrica monella: la prima attrice COMICA italiana
Gino LANDI, il mago delle COREOGRAFIE della TELEVISIONE ITALIANA
Adolfo WILDT, l’artista “eccessivo e inquieto”, alieno di avanguardie e conformismo
Domenico BARBAJA: l’inventore della tipica BEVANDA milanese
Quando a Milano c’erano i BEATLES
UGO BOLOGNA, il grande BAUSCIA del cinema e del teatro italiano
ENRICO RUGGERI: contro corrente da sempre
FRANCA VALERI: la signorina snob dello spettacolo
Nuto NAVARRINI: il grande attore milanese ormai dimenticato
Liliana FELDMANN: la VOCE di Milano
VALENTINA CORTESE: la stella milanese di Hollywood
ERMINIO SPALLA, il PUGILE ARTISTA adottato da Milano
EDOARDO FERRAVILLA: uno degli ATTORI del teatro DIALETTALE più importanti di sempre
MARIA MONTI, la prima “CANTAUTRICE” della storia
ENZO JANNACCI, il cardiologo chansonnier
LIÙ BOSISIO, l’artista milanese con viso e voce più CELEBRI del nome
Quando, a Milano, VISCONTI girava “ROCCO E I SUOI FRATELLI”
MARCELLO MARCHESI, un ciclone di ironia
NANNI SVAMPA, l’ironico artista della canzone milanese
ADRIANO CELENTANO, il “molleggiato” nato a due passi dalla CENTRALE
GINO BRAMIERI, il RE delle BARZELLETTE
CLAUDIO ABBADO, il GENIO eternamente insoddisfatto
Quelli di VIA OSOPPO: la STANGATA di Milano
GIORGIO GABER, l’inventore del TEATRO CANZONE
ADRIANA ASTI, l’artista ribelle amata dai grandi del cinema e del teatro
GIANLUIGI BONELLI, il creatore di TEX WILLER, sempre in lotta contro il POTERE
LUISA AMMAN: un’OPERA d’ARTE di Milano
LUCIANO LUTRING: il bandito più popolare di Milano
BRUNO ARENA, il fico di Milano
Sandra MONDAINI: uno dei punti fermi della televisione italiana
TINO SCOTTI, il milanese del “Ghe pensi mi”
ORNELLA VANONI, Milano e Settembre
MARIANGELA MELATO, da “ranocchietta” a mito del cinema
MARTA ABBA: la musa di Pirandello
Quelle DIABOLIKE sorelle GIUSSANI
GIANNI MAGNI: il re del cabaret milanese
COCHI e RENATO: una coppia diventata il MARCHIO del CABARET
Giorgio AMBROSOLI: il RIVOLUZIONARIO in GIACCA e CRAVATTA che sfidò anche lo Stato
Peppin MEAZZA: il più grande MITO MILANESE del calcio mondiale
FRANCO CERRI: quel genio che partì suonando nei cortili
I KRISMA: la coppia più PUNK della storia di Milano
LILIANA SEGRE, la testimonianza milanese dell’Olocausto
MARIA CALLAS, la Scala e BIKI, quel legame che ha fatto la storia dell’arte
WALTER VALDI, cintura nera di dialetto milanese
LORENZO BANDINI, lo sfortunato campione adottato da Milano
ALEX BARONI, il “chimico” prodigio della musica
MICHELE ALBORETO, il “pilota gentiluomo”
BEPPE VIOLA: il geniale raccontatore del calcio
Storia di una GRANDE DONNA di Milano: ALDA MERINI
copyright milanocittastato.it
Clicca qui per il libro di Milano Città Stato
Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita
Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)
ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/