Arrivano i “MURI ABITATI”: un nuovo concept rivoluzionario

Ispirato ai castelli inglesi un gruppo di architetti firma il progetto dei cosiddetti “muri abitati”

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Credits: archiportale.com Belgio Muri abitati

Il progetto è stato indetto dal Vlaams Bouwmeester e Leiedal e gli edifici dovrebbero essere adibiti a sale riunioni e uffici low-tech. Gli architetti hanno deciso di adottare un approccio sostenibile, ma tramite un design ben diverso dal solito e dalle ormai tipiche facciate in vetro performanti. Vediamo dove e come. 

Arrivano i “MURI ABITATI”: un nuovo concept rivoluzionario

# In Belgio un progetto rivoluzionario

Credits: @C+S Architects
progetto muri abitati interno

Ispiratosi ai castelli inglese, in Belgio, precisamente a Kortrijk, C+S Architecs e MMA firmano il progetto dei cosiddetti “muri abitati”.  

Gli edifici sorgeranno in un’area verde della città, il parco tecnologico Kennedypark, e di preciso dovranno inserirsi un un’area dove ci sono tracce di bosco e un piccolo corso d’acqua. Nonostante non saranno utilizzati pannelli fotovoltaici o pareti in vetro, gli architetti useranno un approccio olistico e low-tech, lavorando il mattone in modo innovativo. Mattone che è anche particolarmente legato alla tradizione del luogo. Si vuole garantire il massimo comfort abitativo, ma la costruzione deve essere essenziale e avere la minima dotazione impiantistica.

Saranno edifici ad elevate prestazioni energetiche e che richiederanno un consumo di energia minimo, quasi nullo. Inoltre, immediatamente vicino all’area di progetto passerà una pista ciclabile. Il paesaggio circostante è un’oasi di periferia. Disegnato da Jan Minne, dall’edificio si ammireranno scorci di natura che mutano al trascorrere delle stagioni.

# I muri abitati: in che senso ci si ispira ai castelli inglesi?

Credits: professionearchitetto.it
progetto muri abitati Belgio

Il progetto è stato ispirato dal “castello inglese”, caratterizzato da uno spazio centrale vuoto e circondato da spazi laterali di servizio. Questi ultimi venivano scavati nelle spesse murature, la stessa massa muraria che fungeva da isolamento termico.

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Allo stesso modo, il gruppo di architetti ha deciso di realizzare uno spazio vuoto centrale 15X15m flessibile (i locatari sceglieranno come utilizzarlo), circondato da una facciata di 70cm con mattoni a vista sia dentro che fuori. Non ci sono corridoi e le stanzette sono ricavate nei muri. Queste saranno adibite a cucine, servizi igienici e terrazze alberate scavate nell’edificio. “Grazie ai suoi ‘muri abitati’, sogniamo un edificio che sia abitato da persone e alberi, che diventi la metafora di un nuovo modo possibile di abitare il pianeta in equilibrio con l’ambiente” spiegano su archiportale.com gli architetti Carlo Cappai e Maria Alessandra Segantini.

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BEATRICE BARAZZETTI

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Beatrice Barazzetti
Nata nel 1999, mentre studio Economia e Turismo scopro il mondo. Sono una sognatrice ambiziosa, solare e sempre pronta a mettermi in gioco.