I numeri sono preoccupanti: con 1.360 aziende in meno rispetto a dicembre 2019 e il 42% in meno di nuove iscrizioni al registro delle imprese, l’area milanese e della Brianza hanno accusato pesantemente il colpo delle crisi conseguente all’arrivo della pandemia. Se il sistema nell’insieme sembra reggere, alcuni dei settori economici più importanti sono in seria difficoltà.
Aziende milanesi in CRISI: 1.360 aziende e 42% di nuove imprese in meno. I tre SETTORI più colpiti
Pubblichiamo articolo di “Milano Post” – Camera di Commercio: a Milano nell’era del coronavirus crisi nera del turismo, meglio il settore imprenditoriale
# 1.360 aziende e 42% di nuove iscrizioni al registro imprese in meno rispetto al 2019
La Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi e InfoCamere, attraverso i loro indicatori fotografano la situazione poco rosea dell’economia locale, duramente colpita dalle conseguenza della pandemia. Se il sistema imprenditoriale di Milano Monza Brianza e Lodi sembra attutire il colpo, il settore turistico è in sofferenza. Nel giugno di quest’anno a Milano sono 305.192 le imprese attive, in diminuzione rispetto a dicembre 2019, quando il dato era di 306.552. A Monza Brianza sono 64 mila e a Lodi 14 mila.
Le problematiche legate al Covid 19 si notano maggiormente nei dati delle nuove imprese iscritte e di quelle cessate. Da aprile a giugno, nel capoluogo lombardo si sono quasi dimezzate le nuove iscrizioni nel registro delle imprese, che sono state 3.688 (10.050 nei primi sei mesi dell’anno). Sono state il 42% in meno rispetto allo stesso periodo del 2019.
# Il comparti più colpiti sono: turismo, trasporti, commercio. Le imprese femminili soffrono maggiormente
In tre mesi si sono registrate 2.890 cancellazioni, -23,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, 9.744 da inizio anno. Facendo un’analisi dei primi sei mesi dell’anno invece, il calo delle iscrizioni delle imprese si attesta -28% sullo stesso periodo 2019. I settori che hanno registrato meno iscrizioni sono stati il turismo con un -48%, i trasporti rispettivamente con un -41%, poi il commercio a -35,4%. Le imprese femminili sono più penalizzate con iscrizioni dimezzate nel secondo trimestre 2020 rispetto al 2019 e raggiungono il -33% rispetto al semestre.
Anche le imprese straniere hanno subìto il colpo, con un -53% in tre mesi, 612 iscrizioni, e 41% da inizio anno, mentre quelle under 35 registrano un calo del 44% in tre mesi con 744 iscrizioni in meno e 35% in sei mesi. Un piccolo spiraglio in questa critica situazione economica arriva dalla provincia: da aprile a giugno sono state aperte più di 700 unità locali da imprese con sede fuori provincia, di cui 39 provenienti dall’estero.
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