Il referendum è stato proposto per cercare di porre un freno ai costi insostenibili degli affitti favorito dalla speculazione delle società immobiliari. Ecco cosa potrebbe succedere ora.
Berlino VOTA SÌ all’ESPROPRIO delle CASE: potrebbe accadere anche a Milano?
# Il 56,4% dei berlinesi ha votato a favore del referendum per l’esproprio delle abitazioni detenute dalle società immobiliari
Il 26 settembre scorso a Berlino non si è votato solo per le elezioni politiche, ma anche per un referendum che chiedeva di esprimersi a favore o contro l’introduzione dell’obbligo per le grandi società immobiliari di cedere al comune-regione lo stock di alloggi che detengono in città.
Si tratta a tutti gli effetti di un esproprio, per consentire ai cittadini di mettersi al riparo da un caro-affitti che ha raggiunto livelli insostenibili. I destinatari del voto sono le società immobiliari proprietarie di oltre 3.000 alloggi nel territorio comunale della capitale tedesca. L’esito del referendum ha visto una vittoria dei “sì” con il 56,4%.
# Come funzionerebbe se venisse introdotta la legge
Il referendum votato a Berlino è di tipo consultivo, quindi non obbligherebbe la nuova amministrazione cittadina a emanare una delibera, per preparare un disegno di legge regionale, ma è di certo un segnale forte che non potrà essere ignorato. Nel caso venisse portata avanti l’istanza espressa dal voto dei cittadini, il parco immobiliare espropriato dovrebbe poi essere gestito da un’istituzione pubblica, con la partecipazione maggioritaria e democratica degli inquilini e il divieto di riprivatizzazione. Per quanto riguarda le società immobiliari riceverebbero una «compensazione significativamente al di sotto del valore di mercato».
# Potrebbe accadere anche a Milano?
A Milano il problema del caro affitti è più marcato che altrove in Italia e nonostante la pandemia da Covid-19 i prezzi hanno continuato a salire, anche nei quartieri più periferici. La crescita degli investimenti immobiliari in città e la rivalutazione di zone prima un po’ bistrattate daranno un’ulteriore spinta verso l’alto dei prezzi.
Il referendum proposto e votato a Berlino potrebbe essere uno strumento utile anche per i milanesi, se non per far introdurre una legge sull’esproprio, quantomeno per far pressione sull’amministrazione comunale e sui grandi proprietari di immobili con l’obiettivo di rivedere le logiche di un sistema diventato insostenibile.
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FABIO MARCOMIN
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