Il presidente della provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher, non si trova d’accordo con la decisione del Governo di classificare Bolzano come zona rossa, decidendo quindi di autoproclamarsi zona gialla in base ai dati dei contagi. Sono in corso le trattative.
BOLZANO tiene testa al Governo e dice NO alla ZONA ROSSA
# In base al nuovo DPCM dal 17 gennaio la provincia di Bolzano sarebbe dovuta essere zona rossa
Si parla di possibilità perché, nonostante il Governo si sia espresso e abbia deciso di assegnare il colore rosso alla provincia autonoma, di fatto questo decreto non è stato rispettato. Kompatscher ha deciso di andare avanti con le regole della zona gialla: i dati rilevati, secondo la provincia di Bolzano, non combaciano con la decisione di regole più restrittive.
# La zona gialla consente ai commercianti di respirare, soprattutto ora che si è nella stagione dei saldi
A Bolzano i saldi sono appena iniziati e chiudere di nuovo i negozi significherebbe perdere l’intera stagione di svendite procurando ulteriori danni a queste categorie, già messe a dura prova nell’ultimo anno. Con la zona gialla il settore ha la possibilità di risollevarsi da una situazione veramente preoccupante.
# Il ministro Speranza non ha ancora ribattuto la decisione di Bolzano
Da Roma non sono ancora arrivate notizie dopo la decisione di Bolzano quindi da ieri, domenica 17 gennaio, la provincia adotta le regole stabilite per la zona gialla, in attesa di ciò che il Governo dirà.
# Bolzano non è l’unica, la Lombardia si prepara a contestare le decisioni del Governo
Anche la Lombardia si ritrova nuovamente in zona rossa, questa volta però il presidente Attilio Fontana ha deciso di ricorrere al Tar con la richiesta di misura cautelare urgente, ritenendo che la decisione del Governo sia una “punizione immeritata” e non coerente con i dati degli ultimi giorni. La regione più colpita dal virus è anche la regione che sta economicamente soffrendo, di più a causa della lunga permanenza in zona rossa.
Tuttavia, Bolzano ha maggiori possibilità di disobbedire ai decreti cambia colore, grazie ad una legge emanata a maggio che rafforza i poteri del presidente della regione.
Resta da capire come reagirà il Governo a questi atti di ribellione mossi dall’insofferenza.
Fonte: altoadige
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ANDRA STEFANIA GATU
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