Bovisa. Quartiere a nord di Milano delimitato dai binari della ferrovia di gronda nord, lambito a sud dalla circonvallazione esterna (della 90/91) e tagliato in due aree dal tracciato delle Ferrovie Nord, che si snoda in direzione nord-sud.
Da quartiere agricolo è ora un quartiere post industriale che sta venendo riconvertito ai servizi e alla formazione, in particolare grazie al Politecnico.
BOVISA: 10 motivi per visitare il quartiere più cinematografico di Milano
#1 Il Gasometro
Il gasometro della Bovisa è uno dei più famosi del mondo, anche grazie al quadro di Mario Sironi del 1942. Potrebbe essere considerato il simbolo del quartiere.
#2 La Goccia
Il bosco segreto di Milano ospita anche residui di archeologia industriale risalenti a inizio novecento. La goccia, chiamata così per la sua forma, è un’area compresa tra le stazioni di Bovisa e Villapizzone. Tra i progetti di riqualificazione c’è quello della costruzione di un nuovo Parco Scientifico Tecnologico, dedicato all’innovazione e alla ricerca, in cui far sorgere laboratori e centri di ricerca sull’energia e la mobilità sostenibile insieme a residenze private e supermercati. Progetto del Comune che trova una certa ostilità nel quartiere tra chi vuole preservare l’area verde.
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#3 La Scighera
Circolo culturale in Via Giuseppe Candiani, 131. Si mangia, si beve, si fa musica, si presentano libri, si fa teatro popolare. Un riferimento anche a livello cittadino.
#4 I reperti della capitale del cinema
Pochi sanno che alla Bovisa è nato il cinema italiano. Nel 1910 venne realizzato su un terreno di circa 1 ettaro lo stabilimento della “Milano Films” che restò in attività come azienda produttrice sino al 1926 e come impresa sino alla metà degli anni trenta. I teatri di posa della Bovisa vennero utilizzati anche da altre aziende produttrici milanesi. Quel che resta dell’Armenia Films (ex Milano Film), la prima casa di produzione italiana, è la cornice di ingresso di un condominio ecologico.
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#5 La fontana di Piazza Bausan
Fontana costruita negli anni venti dedicata ai caduti della prima guerra mondiale. Tra le più belle di Milano.
#6 La street art
Durante la Design Week nel dipartimento di Design del Politecnico Bovisa, quattro urban artist di fama internazionale (Rancy, Zedz, Luca Barcellona, 2501) e 20 studenti del Politecnico hanno coperto con murales artistici duemila metri quadri di muri. Il risultato del live painting è una mostra permanente a cielo aperto. Girando per la zona si può rimanere sorpresi da altre opere di street art.
#7 La Scuola di Viale Bodio
Citata da Olmi, conserva un rifugio antibombardamento della seconda guerra mondiale, visitabile. E’ stata anche la mia scuola.
#8 Le sue cascine (e le case d’epoca)
La Bovisa era un borgo agricolo, traccia di questo è rimasta nelle sue cascine. Tra le cascine forse la più nota è la Cascina Albana, che si erge lungo la via Bovisasca, tra capanne di lamiera e il parcheggio dei camper. Un tempo lungo la via Bovisasca correva una roggia, una specie di Naviglio.
La Cascina Albana è un mix sociale, dove si ritrovano immigrati, artisti, anziani, professionisti. Si trova già nel catasto teresiano del 1722.
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#9 Il Politecnico (Design e Ingegneria)
La Bovisa è una delle sedi del Politecnico di Milano. La zona è divisa in due campus universitari, quello est per la Facoltà del Design (ricavato nelle strutture della ex Ceretti e Tanfani) e quello ovest per Ingegneria. E’ diventato la nuova anima del quartiere.
#10 Spirit de Milan
Locale di culto con menù milanese servito su tavoli da condividere in ampio spazio stile industriale, con palco e pista da ballo. Serate a tema, di grido quella dello Swing, e lezioni di lingua milanese. Via Bovisasca, 57/59
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ANDREA URBANO
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