Nel video del 25 maggio il sindaco Sala aveva attaccato la movida dello scorso week end promettendo che episodi del genere non sarebbero più capitati. In serata è arrivato l’annuncio: dopo un incontro con il Prefetto, il sindaco ha stabilito il divieto di vendita da asporto di bevande dopo le 19.
“Si potrà stare seduti ai tavolini, ma i locali non potranno vendere per l’asporto. E il divieto vale anche per i negozietti di prossimità per evitare che uno prenda la birra e la consumi in strada”, ha precisato Sala.
Molte polemiche avevano sollevato alcune foto pubblicate dai giornali che denunciavano assembramenti, anche se c’è stato anche chi ha sottolineato una strumentalizzazione ai limiti, a volte della manipolazione, come in questo caso, con la stessa foto utilizzata per denunciare un assembramento in tre città diverse:
La sensazione è che se si ponesse sulla strategia dei tamponi e dei tracciamenti la stessa attenzione che si mette sugli assembramenti fuori dai locali, forse potremmo disporre di strumenti più efficaci nella gestione dei contagi.
In attesa che chi governa riesca finalmente ad applicare questi strumenti, già in vigore in altri paesi (la strategia delle tre T), non ci resta che subire la logica del controllo e dei divieti.
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Attenzione, nessuna manipolazione sulle foto uguali di tre città differenti. Qualche buontempone ha fatto un collage con la foto di Brescia inserita anche in articoli su Cremona dove, tale foto non è presente nell’articolo, e su Bergamo dove la foto è presente a fine articolo parlando anche di Brescia e con la corretta didascalia. Non bevete tutte le provocazioni che circolano
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