Chi sarà l’ANTI-SALA? I 5+1 candidati su cui puntano i bookmaker

Abbiamo interrogato chi segue da dietro le quinte la politica cittadina per conoscere in anticipo chi sarà lo sfidante di Sala.

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foto Andrea Cherchi (c)
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Finalmente è sceso il silenzio sulla campagna elettorale in Emilia. Mai si era vista una sfida regionale così estesa a livello nazionale. Per non rischiare crisi di astinenza apriamo un nuovo fronte sulle elezioni di Milano del 2021. In città giorno dopo giorno cresce l’attenzione sul grande evento politico del prossimo anno. Mentre sembra che solo qualcosa di grande a Roma potrebbe togliere Sala dalla ricandidatura, sul fronte opposto si brancola nella nebbia.

Nei giorni scorsi il Corriere della Sera ha parlato di tre candidati che sarebbero in cima ai desideri della Lega che non ha più rivali nel centro destra. Abbiamo interrogato chi segue da dietro le quinte la politica cittadina per conoscere in anticipo chi sarà lo sfidante di Sala. Questi sono i nomi su cui gli scommettitori quotano di più le loro puntate.

Chi sarà l’ANTI-SALA? I 5+1 candidati su cui puntano i bookmaker

Il volli, fortissimamente volli: Carlo Bonomi

L’ambizione non manca al Presidente di Assolombarda che quest’anno sta mirando alle stelle. Molto dipende da quello che succederà a giugno con le elezioni della lega degli industriali. Se, come lui spera, salirà sul trono di Confindustria, Milano per lui sarà solo un ricordo. Ma se dovesse perdere c’è chi dice che abbia già in tasca il piano B con l’assalto a Sala.

Il pronto alla chiamata: Gianluca Vago

Un luminario della medicina, storico Rettore della Statale, da un anno è approdato alla libertà dopo una lunga e scintillante carriera. Ha esperienza, è rispettato in ambienti dominati dalla sinistra, a 60 anni si può permettere di mettersi in gioco in una sfida quasi impossibile. Forse gli manca un po’ di charme elettorale ma quello ce lo potrebbe mettere Salvini, come accade ormai in ogni elezione locale.

L’outsider: Marco Giachetti

Si dice che nei corridoi della Lega attiri molte simpatie. Dal 2016 è Presidente della  Fondazione IRCCS Ca’ Granda dell’Ospedale Maggiore Policlinico, una delle istituzioni più potenti del territorio. Può essere una sorpresa anche se in città lo conoscono in pochi.

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Il sogno proibito: Ferruccio Resta

Il Rettore del Politecnico è da tempo oggetto delle avance dei vertici della Lega milanese. Rappresenta il candidato ideale per contrastare Sala sul suo stesso terreno. Appartiene alla stessa elite cittadina ed è espressione dello stesso sistema che supporta il sindaco. In più sta facendo grandi cose alla guida dell’Università pubblica più prestigiosa della città. Unico problema: politicamente il Rettore è molto più vicino a Sala che a chi lo vuole sconfiggere. Più che avversario molti lo vedono come suo possibile successore, qualora il sindaco attuale scegliesse altri orizzonti rispetto a Palazzo Marino. 

L’utopia ricorrente: Paolo Del Debbio

Il suo nome era stato a lungo tra i più gettonati nella passata tornata elettorale. Molti lo volevano e, solo dopo il suo rifiuto definitivo, hanno ripiegato su Parisi. A differenza di Resta, Del Debbio è un profilo più in linea con il DNA del centrodestra: modi ruvidi da leghista della prima ora, grande empatia con Giorgia Meloni, icona della rete di Berlusconi che fa più breccia sul pubblico più agee. In più ha un grande vantaggio su tutti gli altri: è l’unico che può permettersi anche di perdere senza subire il cono d’ombra che a Milano accompagna chi viene sconfitto alle elezioni. La principale controindicazione è sempre la stessa: difficile che il sanguigno toscanaccio possa cambiare idea dopo cinque anni e accettare una sfida che lo porterebbe, tra l’altro, a guadagnare molto molto meno che con la televisione.

La scelta clamorosa

Ma la soluzione più roboante sarebbe una scelta interna al partito. Da mesi si ipotizza un derby tra le due punte della Lega milanese: Alessandro Morelli e Stefano Bolognini. Anche se con Sala pare difficile che uno dei due abbia le carte per vincere. Forse l’unico jolly è la candidatura che farebbe più scalpore: Matteo Salvini. Il leader del centrodestra non ha mai fatto mistero del suo sogno di fare un giorno il sindaco a casa sua. Chissà mai che non abbia in serbo mossa a sorpresa scegliendo il 2021 per coronare il suo sogno.

ANDREA ZOPPOLATO

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Andrea Zoppolato
Più che in destra e sinistra (categorie ottocentesche) credo nel rispetto della natura e nel diritto-dovere di ogni essere umano di realizzare le sue potenzialità, contribuendo a rendere migliore il mondo di cui fa parte.