Non sono una novità per gli aeroporti, ma solamente poche città stanno abbracciando questo nuovo concept di ospitalità in una più larga scala, ampliandolo come format di hotel per la città. Si sta parlando del poter dormire in capsule, dove l’unica cosa che c’è è il letto e se va bene un tavolino dove poter appoggiare i propri oggetti personali. Forse si conoscono principalmente gli ostelli con capsule giapponesi, ma, in realtà, anche Milano ne ha uno.
Come è strano DORMIRE in una CAPSULA nel centro di MILANO
# Si pensava fosse un concept di ospitalità da adottare solo negli aeroporti
Si chiama ZZZleepandGo ed è forse stato il primo modello di ospitalità smart e veloce comparso in Italia, precisamente all’aeroporto di Malpensa. Si tratta di capsule dove poter dormire quando si è obbligati a trascorrere la notte in aeroporto, sicuramente più comode delle sedie in sala d’attesa. Tuttavia, sembrava una tipologia di soggiorno che sarebbe stata limitata ai passeggeri notturni dei voli in aeroporto. Non è stato così. Infatti, non solo in Giappone, ma anche a Milano è comparso un ostello in pieno centro che riproduce lo stesso concept: dormire dentro a delle capsule.
# Social Hostel: tecnologia e ospitalità
Abbracciando la filosofia giapponese degli capusle hotel, Ostelzzz è il primo ostello che oltre ad un’ospitalità veloce utilizza la tecnologia per offrire un soggiorno migliore. Si chiamano social hostels e diffondono la filosofia dello “stare insieme” offrendo allo stesso tempo tutti i comfort necessari.
L’ostello milanese Ostelzzz è un edificio di 1100 metri quadrati distribuiti su 5 piani con 100 posti letto che si trova in via Giorgio Jan, fermata Lima. Le capsule, o micro-stanze, impilate una sopra e l’altra, contengono principalmente solo un letto; si potrebbe definire un nuovo modo di concepire i classici letti a castello di un ostello, garantendo però più privacy e sicurezza.
# Come funziona?
Ad Ostelzzz è quasi tutto virtuale: non c’è la reception e il check-in lo si fa da soli, non ci sono chiavi perché è l’impronta digitale ad aprirti la capsula e gli ospiti comunicano tra loro tramite un social network interno. In ogni stanza sono presenti luci a LED e schermi touch e ogni 6 cabine c’è un bagno in comune. Il punto forte di Ostelzzz è però la sua area comune: un intero piano dove poter giocare, chiacchierare, utilizzare il proprio PC o tablet, ma soprattutto interagire con gli altri ospiti.
L’obiettivo è quello di far diventare Ostelzzz nella zona tra Centrale e Porta Venezia il primo dei tanti. Milano, Londra, Parigi abbracceranno sempre di più questo nuovo modo di offrire ospitalità. Le condizioni necessarie per aprire nuovi ostelli di questo genere, però, sono: posizione ottima, preferibilmente in centro città, offrire i comfort di un hotel e rendere la tecnologia protagonista della proposta.
Fonti: siviaggia.it
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BEATRICE BARAZZETTI
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