Il restyling di Corso Sempione appena cominciato ha già dato vita ad un vivace dibattito. Ecco i pro e i contro del progetto.
CORSO SEMPIONE cambia VOLTO: ecco i PRO e i CONTRO del progetto
E’ ufficiale, sono iniziati questo lunedì i lavori di restyling per il viale più chiacchierato del momento: Corso Sempione. Il primo cittadino Beppe Sala che ha annunciato recentemente la sua “svolta green” sta già iniziando a metterla in pratica. L’obiettivo? Far diventare Corso Sempione un grande viale, con una promenade e una ciclabile, che sia all’altezza delle altre metropoli europee come ad esempio gli Champs-Elysées a Parigi. Ma il progetto di riqualificazione green inizia a preoccupare i residenti e i proprietari dei locali limitrofi, che vedranno i posti auto attuali diminuire drasticamente. Cosa prevede concretamente il progetto che darà un nuovo volto a Corso Sempione?
# Corso Sempione come gli Champs-Elysées, ma più grande
Le intenzioni del sindaco sono chiarissime: il Corso diventerà come gli Champs-Elysées a Parigi, ma più grande. Infatti mentre il viale parigino è largo “solo” 58 metri, quello di Milano sarà di ben 90 metri. Un vastissimo viale in cui ci saranno 4 corsie, due corsie per senso di marcia, e al centro verrà dato spazio alla mobilità green: i pedoni e i ciclisti. La promenade e la ciclabile in un grande corso che collega la periferia nord-ovest direttamente al centro città potrebbe essere una nuova attrazione turistica oltre che a rappresentare una svolta per la mobilità sostenibile del capoluogo meneghino.
La prima fase dei lavori, iniziata questo lunedì, mira ad eliminare le auto parcheggiate selvaggiamente sotto gli alberi, che verranno sostituiti da 270 nuovi posti auto: i primi passi saranno tracciare la segnaletica, delimitare gli spazi di sosta nella carreggiata e l’allestimento di dissuasori a protezione di alberi e panchine. Eppure il progetto sembra non piacere a tutti: quali sono i pro e i contro del nuovo volto di Corso Sempione?
# I contrari al progetto: “270 posti auto non sono sufficienti”
Sala con questa mossa sembrerebbe proprio aver fatto all-in, puntando tutto su un progetto che però potrebbe costargli la partita. Infatti non tutti i milanesi sembrano soddisfatti, soprattutto i residenti e chi possiede un locale nei dintorni del viale. La zona di Corso Sempione, lockdown e coprifuoco a parte, è molto frequentata la sera e da anni è diventata un punto di riferimento per la vita notturna della città, questo anche grazie alla presenza di molti più parcheggi rispetto ad altre zone. La facilità di trovare parcheggio, tenendo conto anche del parcheggio selvaggio, è una forte attrattiva e diminuire i parcheggi a disposizione rischierebbe di influenzare negativamente la frequentazione di tutta l’area circostante. A queste preoccupazioni si aggiungono quelle dei residenti e a far loro da portavoce c’è in prima linea Alessandro De Chirico (FI): «Corso Sempione merita un intervento, ma prima sarebbe necessario realizzare un grande parcheggio per ospitare le tante macchine dei residenti. Noi dobbiamo difendere la libertà di movimento e i 270 posti auto lungo la careggiata non sono sufficienti».
# Il Parco si fonde con il Corso: più verde ma anche più turisti
Sull’altra sponda del fiume, a difendere invece il restyling green, ci sono moltissimi cittadini entusiasti della ventata internazionale e green che il progetto porterebbe in città. L’assessore alla mobilità Marco Granelli ne sottolinea i punti di forza: «Con questo progetto i cittadini avranno invece a disposizione una strada a quattro corsie ma anche nuove aree verdi e il collegamento con itinerari ciclabili in direzione centro-nord per collegare l’Arco della Pace, piazza Firenze, Cascina Merlata e il distretto Mind». Secondo molti il nuovo Corso Sempione aumenterà anche la frequentazione della zona, divenendo un’attrazione turistica e un luogo in cui respirare aria di Europa, oltre ad essere un’importante svolta per la mobilità sostenibile della città grazie all’interscambio di ciclabili che si verrà a creare. L’obiettivo più ambizioso sarebbe quello di estendere il Parco Sempione, il polmone verde del centro città, per farlo fondere con il viale stesso.
Il progetto da 4 milioni di euro, provenienti da fondi europei, dovrebbe essere terminato per la primavera dell’anno prossimo e già dopo solo qualche giorno ha iniziato a creare scompiglio. “Dove passeranno le ambulanze? E i pompieri?” esordiscono alcuni, “Ci sarà spazio sia per le auto che per il verde pubblico” rispondono altri. Intanto il dibattito è appena stato aperto e ci sarà ancora tanto da chiarire e su cui discutere.
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ROSITA GIULIANO
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Buon articolo, interessante e importante. Comunque bisogna dire che se bisogna tenere conto delle esigenze di chi ci abita e lavora, questo progetto migliora nettamente tutto l’ambiente, a favore non solo di chi ci abita ma di tutta la città.
Questa città soffre d’una radicata incapacità di darsi una connotazione urbana che sappia unire al contempo vivibilità con un certo grado di ariosità e, mi si consenta il termine, “maestosità”. Toni troppo dimessi per quello che dovrebbe essere un avenue moderno e di ampio respiro, asse vialistico dalla periferia verso il centro. Bene togliere le auto, ma se questo è il risultato, il paragone con gli champse-elyisees fa sorridere.
BENE !
SAPETE SE METTERANNO MAI MANO ALLA SOPRAELEVATA DI VIA RENATO SERRA? LA FACOLTA’ DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO POTREBBE STUDIARE UNA COPERTURA CHE CONSENTA DI SCHERMARE RUMORE E INQUINAMENTO PREVEDENDO ALTRESI’ IN CIMA ALLA CUPOLA UNA PASSEGGIATA CICLOPEDONALE FRA PANCHINE E ALBERELLI…
Non capisco i detrattori di questa bellissima iniziativa e soprattutto non capisco i proprietari dei locali…se la zona diventa un’area pedonale la movida si sposterà proprio lì così come è avvenuto più avanti vicino all’arco della Pace; è ovvio che la gente vuole stare in aree pedonali, andare a pranzare/cenare e poi uscire a fare una passeggiata così come i ragazzi vogliono stare all’aperto a chiacchierare per cui le “entrate” dei locali non potranno far altro che aumentare con questo progetto (COVID permettendo…) Inoltre Milano è la città meglio servita d’Italia per cui i parcheggi per i non residenti direi che sono superflui.
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