Da DOVE viene la F***: è davvero un intercalare NATO a Milano?

L'attribuzione dell'intercalare "F***" è considerato un marchio che identifica i milanesi. Ma si tratta di una parola che fa parte della tradizione di Milano? Qual è la sua origine?

0
Figa

Il termine “F***” utilizzata come intercalare tipico soprattutto a Milano, ha davvero origini milanesi? 

Da DOVE viene la F***: è davvero un intercalare NATO a Milano?

# Cinquanta sfumature di “F***: ogni luogo ha la sua

Credits: reddit.com

La parola “Figa” viene spessa attribuita alla figura del milanese che, nominandola nei discorsi o utilizzandola come esclamazione, colora le proprie fasi, spesso trascinandola in un pheeeegaaa. Prima di diventare un intercalare stereotipato da “Cumenda”, fino agli anni settanta era invece il membro maschile a essere più nominato come esclamazione comune anche da poeti conosciuti, come Carlo Porta, che lo utilizzò in alcuni sonetti e poesie. In realtà nel dialetto il termine milanese utilizzato per l’organo femminile è “Brugna” che ha sempre avuto solo valore descrittivo e quasi mai esclamativo. Quindi nelle origini del dialetto milanese non esiste traccia di figa. Ma da dove arriva dunque e perchè è diventato così tipico nel parlare dei milanesi?  

# Le due ipotesi che attribuiscono il termine al milanese. E se è nato tutto da “Pota”?

Credits: myvalley.it

Caso diverso di brugna invece è il termine “Pota”, utilizzato a Bergamo e a Brescia.  Il termine, di origine veneta, ha il significato di “vagina” anche se non viene considerato come un termine volgare ma semplicemente come un intercalare. A questo punto possono esserci due ipotesi che possano attribuire il termine “Figa” alla figura del milanese e sono:

  • l’essere diventata virale dopo che i lavoratori bergamaschi e bresciani hanno invaso le strade e i cantieri del capoluogo lombardo.
  • l’interpretazione “alla veneta” attribuendo al termine il significato di “Figa”.

# Stereotipo e tradizione non coincidono. “Che bella f***, ehm… ragazza”

Credits: meiweb.it

L’uso più comune, in realtà della parola figa non è di esclamazione, bensì di approvazione. Questa parola viene infatti utilizzata in diverso modo dall’intercalare o in senso esclamativo, bensì per definire una ragazza particolarmente piacente. Ad esempio Dellino Farmer, noto musicista milanese, utilizzava la parola “Figa” per indicare una bella ragazza, ma mai come esclamazione. La stessa cosa si può riscontrare in altri classici della canzone milanese. Possiamo dunque concludere che l’intercalare “Figa” è ormai diventato uno stereotipo riconducibile al milanese ma non ha nulla a che fare con il suo “dialetto”.

Continua la lettura con Le 5 PAROLE che sembrano MILANESI ma NON lo sono

MARCO ABATE

I Libri di Milano Città Stato a casa tua: scopri come fare

Riproduzione vietata al sito internet che commette sistematica violazione di copyright appropriandosi di contenuti e idee di altri senza citare la fonte

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle nuove newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/
Ti manderemo anche notizie che non pubblichiamo sui social. Riservato agli iscritti della newsletter: inviti a eventi, incontri e feste organizzati o promossi da Milano Città Stato

Il nostro sogno per l’Italia? Un’Italia federale, con forte autonomia per le aree urbane e i territori omogenei. Un Paese che premi il fare rispetto al non fare, con una forte propensione all’innovazione, che valorizzi le sue eccellenze distintive e che miri a essere sempre migliore, mettendo al centro il cittadino libero e responsabile verso la comunità.


Articolo precedenteIl CEMENTO GREEN che si ILLUMINA di notte e PULISCE l’aria
Articolo successivoITALIANI BLOCCATI nel Regno Unito: azione collettiva per tornare a casa
Marco Abate
Laureando in Scienze dell’Organizzazione presso l’Università Bicocca di Milano. Nato a Monza e da sempre amante della tecnologia e degli animali. Affascinato dai social network e dalla creazione di contenuti multimediali.