Compresa la tratta in aliscafo da Reggio Calabria a Messina, i tempi verrebbero ridotti della metà. Ecco il progetto nel dettaglio e i convogli previsti.
Da MILANO in SICILIA in un tempo da RECORD: i MINI FRECCIAROSSA per DIMEZZARE il VIAGGIO
# La durata del viaggio da Milano a Messina verrebbe dimezzata, da 19 a 10 ore
Nel 2021 Trenitalia ha condotto un sondaggio sulle abitudini di viaggio e sull’interesse verso nuovi collegamenti dei clienti che hanno viaggiato da/per la Calabria e la Sicilia, chiedendo loro con quali servizi e a quali prezzi sarebbero disponibili a usufruirne. Anche a seguito dei risultati emersi è stato messo in valutazione un nuovo collegamento ferroviario fornito dal FrecciaRossa, che abbia meno fermate di quello attuale, che porti i viaggiatori da Milano a Messina nella metà del tempo.
Il treno viaggerebbe di notte, fascia oraria attualmente servita dall’Intercity notte, con una durata ridotta da 19 a 10 ore compreso l’aliscafo di collegamento tra Reggio Calabria e Messina.
# Le fermate previste lungo il percorso
Il nuovo collegamento con partenza a nord da Milano e Torino e capolinea Reggio Calabria avrebbe come fermate: Bologna, Reggio Emilia, Firenze, Paola, Lamezia Terme e Villa San Giovanni. L’avvio del servizio è uno dei possibili interventi ipotizzati da parte del Ministero delle Infrastrutture del precedente governo Draghi, per velocizzare e migliorare i collegamenti tra il “continente” e la Sicilia, ed è stato calendarizzato per la metà del 2024.
# Come sarebbero i “Mini Frecciarossa”
I treni utilizzati per il servizio non sarebbero i classici Frecciarossa, ma dei “Mini Frecciarossa”. La scelta è ricaduta infatti sull’acquisto di 12 elettrotreni tipo ETR.1000 lunghi 103 metri e una composizione ridotta di quattro casse con una capacità di 200 passeggeri. In questo modo non verrebbe perso tempo per scomporre il convoglio prima dell’imbarco verso la Sicilia che proseguirebbe direttamente il viaggio trasportato al bordo del traghetto. Sarebbe dotato di attrezzaggio con batterie per imbarco e sbarco con mezzi propri sulle navi per evitare di usare le macchine Diesel da manovra. La velocità massima commerciale rimarrebbe di 300 km/h.
L’investimento complessivo previsto è di 180 milioni di euro, 15 milioni per convoglio, da finanziare attraverso il PNNR.
Fonte: Ferrrovie.it
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FABIO MARCOMIN
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