E dopo un pranzo pantagruelico… si va in spiaggia. Il mio Natale in Sicilia.
Da MILANO in SICILIA: le mie vacanze di NATALE al MARE
# Ragusa, una città divisa in due
Chi capita di recarsi a Ragusa scopre che è una città divisa in due. La parte nuova con le sue strade, i suoi negozi e centri commerciali e addirittura un suo patrono, San Giovanni. Poi la parte vecchia, Ibla, con i suoi vicoli e le viuzze, i suoi palazzi nobiliari e il maestoso duomo, una location già più volte utilizzata per la fiction il commissario Montalbano. E ovviamente un altro patrono, San Giorgio. Ma la cosa più spettacolare nei giorni di festa è probabilmente la sua offerta di cibo.
Ragusa è infatti una città con parecchie eccellenze culinarie: a 20 minuti dal mare durante le festività natalizie si arricchisce di pietanze tipiche e assai prelibate. Queste le mie top 5 sperimentate in questi giorni.
#1 Scacce ragusane
La scaccia ragusana, che significa focaccia, è una pietanza che si gusta tutti i giorni in casa con amici e famiglia, fuori casa come cibo street food, come antipasto o piatto unico. Ma durante le festività natalizie, il panorama e la varietà di scacce si arricchisce ulteriormente.
Nella sua versione più semplice viene imbottita con pomodoro, basilico e caciocavallo ragusano dop. Ripiegata su sé stessa più volte così da formare una focaccia multistrato assai golosa. Parecchie le varianti: melanzane, broccoli, spinaci e uvetta sultanina, ricotta e salsiccia, pomodoro e cipolla
#2 Sfoglio di ricotta e salsiccia
E qui siamo a una preparazione assai elaborata tipica di Ragusa Ibla, la parte più antica della città. Richiede una preparazione lunga ma che garantisce un risultato che è una vera gioia per gli occhi e il palato.
In questo caso l’impasto, composto da farina, olio, strutto, lievito, acqua e sale, viene modellato come una spirale arrotolata su se stessa a cerchio e poi schiacciata ed appiattita con un mattarello. Questo schiacciamento garantisce la sfogliatura in forno, mentre il ripieno è a base di ricotta e salsiccia secca. A cottura ultimata si usa spolverare con cannella e zucchero.
#3 Gelatina di maiale
Anche questa è una preparazione assai lunga ed elaborata perché la carne di maiale va posizionata in un vassoio e ricoperta da brodo miscelato con aceto e poi lasciato raffreddare assieme alla carne. Il nome, Gelatina, deriva proprio dal fatto che il brodo deve gelare così da garantire di assaggiare la carne, morbidissima, assieme alla Gelatina formatasi grazie al raffreddamento
#4 Caponata
Un piatto che fa da antipasto, contorno o piatto unico dove le verdure, 18 nella ricetta tradizionale delle famiglie nobili iblee, cotte separatamente, vengono poi assemblate insieme e condite con aceto, sale e zucchero, così da garantire il tipico sapore agrodolce.
Nella zona di Ibla, quindi nella città vecchia, si usa guarnire la pietanza con un battuto di pangrattato, mandorle tostate tritate e fiocchi di limone e arance candite. Un piatto ricco, gustosissimo apprezzatissimo anche da vegetariani e vegani
#5 Ravioli di ricotta dolci o salati con sugo di carne di maiale
I ravioli di ricotta sono un must nelle preparazioni culinarie natalizie a Ragusa. Tondi o a mezzaluna, sono ricolmi di ricotta fresca, possibilmente preparata dal contadino e portata in casa calda.
In quest’ultimo caso va eliminato tutto il siero, mentre la ricotta che ne resta, fa da ripieno ai ravioli conditi successivamente con sugo di maiale cotto per ore, insaporito con cannella e chiodi di garofano. In qualche zona di Ragusa i ravioli si preparano dolci, a testimonianza di antiche tradizioni familiari dove il gusto agrodolce la fa da padrone.
Ma Ragusa non è solo cibo. E’ soprattutto mare. Anche d’inverno.
# La spiaggia di Marina di Ragusa
Per smaltire le grandi mangiate si va a passeggiare in spiaggia. In 20 minuti si arriva a Marina di Ragusa. Chilometri e chilometri di spiagge dorate. Lunghe passeggiate, sole e c’è anche chi fa surf a dicembre. Personalmente non ho mai avuto modo di indossare il piumino: inutile davvero.
Senza considerare gli indimenticabili tramonti.
Continua la lettura con: ISTANTANEE di un MILANESE in TUNISIA
ALESSANDRA GURRIERI
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