L’acqua è un elemento naturale che accomuna numerose città. È lo specchio della cultura, dello spettacolo, del divertimento, è luogo d’incontro per cittadini e turisti. In questo articolo abbiamo deciso di osare e mettere a confronto gli inimitabili canali della cosiddetta Venezia del Nord, con i sempre più affollati Navigli milanesi.
In entrambi i casi si parla di città fluviali; Milano come Amsterdam, sorgeva sull’acqua. È una questione di chilometri e… di grandi nomi. Per il capoluogo lombardo, il Ticinello è stato il primo canale che ha dato vita alla costruzione del Naviglio Grande nel 1179, con cinquanta chilometri di percorrenza. Dal Quattrocento ha inizio una carrellata di personaggi noti nel nostro immaginario collettivo: Francesco Sforza affida al suo ingegnere, Bertola da Novate, la costruzione del Naviglio della Martesana mentre il suo perfezionamento è opera di Leonardo da Vinci con un sistema di chiuse che permise la navigazione dalla Valtellina a Milano; fino ai novanta chilometri di canali navigabili nel 1475. Impossibile non citare Napoleone che, nel 1805, completa la costruzione del Naviglio pavese e porta alla massima funzionalità i collegamenti; come il raggiungimento del mare tramite il naviglio di Pavia e il Po’. Un elenco che ha portato la Lombardia a candidare i suoi Navigli tra le bellezze dell’umanità.
Chi invece, dal 2013, fa già parte del patrimonio dell’umanità Unesco è: il quartiere dei canali di Amsterdam, costruito tra il XVI e il XVII secolo. La rete di canali olandesi vanta più di cento chilometri, 90 isole e 1500 ponti. Tra i principali per lo sviluppo residenziale durante il Secolo d’oro: Herengracht o Canale dei patrizi, Keizersgracht o Canale dell’imprenditore, Prinsengracht o Canale del principe e Singelgracht per la gestione delle risorse idriche. Lungo le loro sponde si trovano 1550 edifici monumentali; tra le costruzioni più famose troviamo la Casa di Anna Frank, il Noordermarkt, la Westerkerk (chiesa più alta della città) o ancora il commemorativo Homomonument. Questo è il cuore pulsante della città e le attività offerte non sono poche, dalle canoniche escursioni in battello e Canal Bus (con tanto di cene o drink a bordo), al noleggio di natanti; dalla visita delle eleganti magioni che ospitano musei di ogni genere alle danzanti houseboat; dalle passeggiate tra i tipici mercati di tulipani al relax su bar galleggianti. Gli eventi culturali proposti sono molteplici: il Festival dei Canali che, dal 1998, è uno dei più importanti per i giovani talenti della musica classica; lo spettacolare Festival delle Luci; l’impressionante riversamento umano sui corsi d’acqua durante il King’s Day; la pittoresca Canal Parade e infine la coraggiosa Amsterdam City Swim.
I Navigli di Milano come rispondono a tanta offerta? Avendo abitato in entrambe le città, posso dire che a volte basta una semplice corsa pomeridiana attorno al proprio isolato, per scoprire degli angoli che non ti aspetti o, in questo caso, dei canali. Ad esempio il Naviglio Grande con i suoi palazzi signorili, le cascine, i borghi, i ponti, le chiese di ogni epoca e gli approntamenti da pesca, offre un’atmosfera suggestiva di passato e presente, che si alterna tra le vie di comunicazione più vitali del territorio. Punto focale per le attività è la Darsena, antico porto della città meneghina, resa famosa dai numerosi bar che propongono aperitivi per ogni gusto e tasca (grave mancanza olandese), senza rinunciare a ristoranti upper-class, cucina greca, birrifici artigianali, street food, artisti di strada, imbarcazioni per turisti e il mercato coperto di piazza XXIV Maggio.
Tutto questo successo è anche conseguenza della riqualificazione per Expo 2015 e degli innumerevoli appuntamenti fissi. Basti pensare alla magia dei mercatini natalizi con il Darsena Christmas Village; a ogni ultima domenica del mese che offre, per un pubblico di intenditori e collezionisti, una manifestazione di ben due chilometri di antiquariato, modernariato e vintage; o ancora all’arte che regna sulle sponde del Naviglio Grande, grazie alle mostre collettive degli Associati artisti con un mix di personalità ed espressione. Il divertimento è assicurato per ogni singola stagione: il cimento invernale che dal 25 gennaio 1895, con la Canottieri Olona, viene praticato dai più impavidi nelle gelide acque del Naviglio; la rassegna di eventi FAN – Navigli Acqua Festival – dediti all’espressione creativa di acqua e territorio con perfomances di design, arte, musica e teatro come la Water Jam o la Calligrafia urbana; NavigaMI, una sorta di salone nautico galleggiante, con area espositiva di imbarcazioni fino ai 12 mt, più esercitazioni per grandi e piccini (NavigaMI Kids); Navigli Golosi con i percorsi enogastronomici dei Farmer Market locali e la valorizzazione delle tradizioni contadine con il progetto Acqua Bella e Buona o ancora la rievocazione storica di El Barchett de Boffalora, che riporta indietro di cento anni alle tratte delle barche corriere. Last but not least, la grande manifestazione-evento StraNavigli, che si prepara a (s)travolgere la Darsena e i canali di Leonardo, dal 9 all’11 giugno (proprio questo weekend!), all’insegna dell’Urban e Water Sport con numerosi appuntamenti e personaggi. Tra questi: la premiazione dell’Italian Surf Award, la StraNavigli SUP Challenge, una Surf Skate Zone, la scuola di LongSkate con Sbandabrianza, il meglio della scena Urban Roller, i Canottieri di San Cristoforo e mille altri ancora che non basterebbero poche battute per annoverarli tutti.
CLAUDIA BOCA
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