Alla domanda “La discoteca del presente (o del passato) che ami (o che amavi) di più”, centinaia di milanesi hanno indicato il luogo della loro memoria. Questi sono i locali dove la febbre del Sabato Sera arrivava alle temperature più alte.
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La febbre del sabato sera: le 10 discoteche di ogni epoca più amate dai milanesi
# Rolling Stones
Basta dire Rolling per far luccicare gli occhi a chi ha più di 40 anni. Ricavato dal cinema Ambrosiano in Corso XXII Marzo nasce nel 1979 come Studio 54 sull’onda del successo del celeberrimo locale di New York, simbolo di trasgressione e del “tutto è possibile”. Nel 1981 diventa Rolling Stone, chiaro tributo al rock e ai suoi adepti. Qui hanno suonato artisti del calibro di Joe Cocker, Bob Geldof, Lou Reed, Iggy Pop, The Ramones e gli Oasis. Tutti i principali artisti e gruppi alternativi, in Italia e all’estero, hanno calcato le sue scene. Per oltre un decennio il venerdì sera suonava la migliore musica pop rock della città. Ha chiuso nel 2009, lasciando un grande vuoto in città.
# City Square
Nei pressi della Bocconi il City Square ha aperto nel 1988, al posto dello storico cinema Cristallo, inaugurato nel 1941. Negli anni Novanta ha cambiato nome in Propaganda, diventando un punto di riferimento per le serate di liceali e universitari, per poi chiudere definitivamente e essere sostituito da un piccolo supermercato. Era anche luogo di concerti, cercando di insidiare per anni il primato del Rolling Stones.
# Plastic
Il Plastic era più di una discoteca. E’ stata a lungo il regno della Milano di notte, la vetrina della creatività, dove si sperimentavano le nuove mode e celebre per aver importato il modello New York della selezione all’ingresso che veniva affidata a personaggi mitici e temuti. Senza dubbio il locale di Milano più conosciuto al mondo. Tra i personaggi ed artisti di fama internazionale che l’hanno frequentato ci sono stati Madonna, Elton John, Andy Warhol, Freddie Mercury, Prince. Chiuso nel 2012 nella storica location di viale Umbria 120, ha riaperto in via Gargano (nei pressi della Fondazione Prada) con il soprannome di Plastic Palace. Ma non è la stessa cosa.
# Shocking
L’atmosfera si fa più pettinata e glam chic. Lo Shocking è stato uno dei locali milanesi cult degli anni Novanta, sotto al teatro Smeraldo in spazi ora occupati da Eataly, molto frequentato da modelle e pierre rampanti. Era rinato nell’ultimo decennio grazie a un esclusivo progetto di design dai particolari raffinati, che richiamano lo stile più estroverso degli anni Settanta, con bolle e cerchi a disegnare contorni onirici. Nel 2021 ha chiuso definitivamente i battenti.
# Cafè Solaire
Quando con la stagione estiva si andava a ballare sulle rive dell’Idroscalo. Per anni il Caffè Solaire è stato un tempio della movida estiva milanese. Nel momento topico il locale era dotato di grandi vasche per idromassaggio e le serate erano all’insegna dell’estate e del mare qui rappresentato dal grande bacino dell’Idroscalo. I più temerari chiudevano la serata con un tuffo, rigorosamente proibito, per poi darsi alla fuga. In attesa di rinascere dallo stato attuale di abbandono.
# Rainbow
Il Rainbow Club è stato uno dei luoghi più importanti, e probabilmente uno dei più longevi, della cultura underground milanese. Punto di riferimento già nei primissimi anni ’80, quando si chiamava Odissea 2001, ha cambiato nome diverse volte negli anni successivi ma è sempre rimasto uno dei music club più importanti per tutti quei generi musicali non commerciali quali punk e post-punk. Ha chiuso nel 2009.
# Nepentha
Il Nepentha Milano, il club per eccellenza nel cuore di Milano dove arte e cultura si mescolano con pareti coperte di dipinti e illustrazioni, colori vivaci e musica selezionata. Da 40 anni questo locale a meno di un minuto da Piazza del Duomo, al civico 1 di piazza Diaz, è il punto di riferimento per milanesi e non solo che cercano divertimento e una serata alternativa. Per gli ex Yuppies e i Peter Pan che non vogliono crescere mai.
# Old Fashion
L’ultima grande gloria a chiudere. L’Old Fashion Milano nasce dall’unione di due locali, old fashion + the club, nel 1993. In realtà la sua storia è lunga 90 anni, nel 2006 ha infatti ottenuto il riconoscimento di Locale Storico. Si trovava immerso del verde del Parco Sempione nel complesso del Palazzo della Triennale. Negli anni Novanta e nei primi Duemila raggiunge la massima estensione, occupando l’intero giardino della Triennale. Di culto le Serate Internazionali del mercoledì dalla seconda metà degli anni Novanta ai primi del Duemila. Ha chiuso i battenti “per volontà superiore” nel 2023.
# Hollywood
Hollywood Milano è la discoteca più famosa dell’ultimi decenni a Milano, nata nel 1973 con il nome di “Madala”, frequentato da stars internazionali e poi da vip nostrani, calciatori e soubrette soprattutto fino agli inizi degli anni 2000. Epiche le serate della domenica sera con il privé che attirava campioni del calcio, tra cui gli immancabili Vieri e Ronaldo.
# Loolapaloosa
Loolapaloosa Milano è il discopub di Via Toqueville, adiacente all’Hollywood. Una caratteristica del locale e che si può ballare sui tavoli, bancone e sedie, i barman oltre a fare il loro lavoro sono anche dei veri e propri animatori. Per decenni il luogo dove si carburava la serata del week end.
Continua la lettura con: I 7 LOCALI del PASSATO che i milanesi sognano di RIPORTARE in VITA
FABIO MARCOMIN
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