Bello incentivare l’uso delle biciclette con bonus e piste ciclabili, ma poi dove le mettiamo? Questo è uno dei problemi che noi ciclisti conosciamo da tempo e in cui i nuovi ciclisti si imbatteranno. Come si pone la questione dei parcheggi delle auto e moto, bisogna riflettere anche su quella delle bici. I ciclo-parcheggi sono un elemento indispensabile da offrire a chi si muove su due ruote soprattutto in una città congestionata di spazi.
Queste sono 5 idee per dare uno stop definitivo al parcheggio selvaggio di biciclette, con qualche suggerimento per migliorare la vita dei ciclisti.
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Dove sono i Ciclo-Parcheggi? 5 idee per una città da vivere su due ruote (Video: parcheggio Hi-Tech)
Ciclo-parcheggi adeguati risolverebbero la questione “ordine“, rappresenterebbero un elemento di arredo urbano piacevole, ma darebbero una risposta anche al problema della sicurezza. Non è cosa così rara parcheggiare la propria bici all’esterno e non ritrovarla più. O ancora decidere di lasciarla dove la si è parcheggiata perché ha cominciato a piovere, o si è bucata una ruota, o per un qualsiasi altro cambio di programma.
In generale i pochi ciclo-parcheggi disponibili hanno come problematiche:
- assenza di capillarità
- assenza di sicurezza
- strutture non compatibili con tutte le bici
- estetica poco gradevole per il contesto urbano
Ad oggi non ci risultano progetti concreti in tal senso: abbiamo visto tracciare le famose piste ciclabili in Porta Venezia e vari rendering, ma sulla questione posteggi bici poco o nulla.
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#1 L’abc: il modello Verona
Fiab (Federazione Italiana Amici della bicicletta) propone il modello Verona come ciclo-parcheggio di qualità.
Caratteristica principale, quella di poter legare con facilità il telaio della bici alla struttura del ciclo-parcheggio, al fine di evitare che la bicicletta possa essere facilmente asportata.
Inoltre è delimitato da segnaletica orizzontale.
Le sue caratteristiche originali?
# E’ semplice da usare perché i manubri che non si toccano e perché la posizione delle biciclette è alternata alta e bassa. Perciò, anche le bici con cestini non hanno problemi di alloggiamento
# E’ sicuro contro il furto
# E’ adattabile a tutte le tipologie di biciclette
# Consente il massimo utilizzo dello spazio e una sistemazione ordinata delle bici
# Rende possibile un’agevole pulizia sotto il portabiciclette
#2 Spazi custoditi a pagamento
Alcuni autosili o garage potrebbero offrire un servizio a pagamento, come per auto e moto: certe bici costano molto, quasi quanto uno scooter!
#3 I Commercial Bike Lockers
Soluzioni di deposito privato che potrebbero essere installate per esempio nelle stazioni, nei centri commerciali, presso i supermercati, i negozi, i ristoranti e i bar, oppure negli edifici ad uso prevalentemente commerciale dove gli uffici sono molti.
#4 Un parcheggio biciclette da record
Oppure si potrebbe guardare i grandi esempi già realizzati e imitarli. Come il più grande parcheggio di biciclette al mondo, situato presso la stazione centrale di Utrecht, nei Paesi Bassi: Stationsplein ha spazi per ben 12.500 biciclette.
#5 Il parcheggio futuristico giapponese
A crearlo è stata l’azienda Masanori Mitobe ed è un parcheggio sotterraneo e automatico: basta avvicinare una tessera magnetica al lettore per veder scomparire in pochi secondi la propria bici e fare altrettanto per poterla riprendere.
#5+1 I servizi da pensare per supportare i ciclisti
Infine, sarebbe importante ampliare la gamma di servizi per i ciclisti:
- il soccorso stradale
- taxi speciali attrezzati per trasporto bici
- treni e metropolitane, con spazi attrezzati
- assicurazione ad hoc: se vogliamo rendere le bici un mezzo urbano equiparato alle auto e le moto, è necessario anche richiedere un’assicurazione di responsabilità civile che copra gli eventuali danni causati a terzi in un incidente con la bicicletta.
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MICHELA PARLATO
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