Nelle sue considerazioni finali da Governatore uscente della Banca d’Italia nel 2011 l’attuale premier incaricato sosteneva la necessità di attuare il federalismo fiscale per sistemare il bilancio dello Stato, se soddisfatte due condizioni. Ecco cosa dichiarava 10 anni fa. La penserà ancora così?
Mario Draghi: “il federalismo fiscale può aiutare i conti pubblici”
Ultime considerazioni finali di Mario Draghi, Governatore della Banca d’Italia (2011)
”Oggi bisogna in primo luogo ricondurre il bilancio pubblico a elemento di stabilità e di propulsione della crescita economica, portandolo senza indugi al pareggio, procedendo a una ricomposizione della spesa a vantaggio della crescita, riducendo l’onere fiscale che grava sui tanti lavoratori e imprenditori onesti”
‘‘Il federalismo fiscale può aiutare responsabilizzando tutti i livelli di governo, imponendo rigidi vincoli di bilancio, avvicinando i cittadini alla gestione degli affari pubblici.
Due condizioni sono cruciali: che i nuovi tributi locali siano compensati da tagli di quelli decisi centralmente e non vi si sommino; che si preveda un serrato controllo di legalità sugli enti a cui il decentramento affida ampie responsabilità di spesa”.
Due condizioni sono cruciali: che i nuovi tributi locali siano compensati da tagli di quelli decisi centralmente e non vi si sommino; che si preveda un serrato controllo di legalità sugli enti a cui il decentramento affida ampie responsabilità di spesa”.
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