Una cintura verde intorno a Manhattan. Suona un po’ come se l’isola su cui sorge New York venisse improvvisamente avvolta da una grande bolla trasparente. O meglio: come se le boule de neige a cui ci hanno abituato i negozi di souvenirs prendessero forma. Di fatto, è la prima realizzazione della “grande visione”, la chiamano proprio così un gruppo di newyorchesi.
Già da tempo New York ha affrontato il tema dell’inquinamento in modo energico, e creativo. Ricordate le oasi galleggianti? Ma quello non era l’unico sistema in atto.
“Premiato con il Global Holcim Awards for Sustainable Construction 2015, per la capacità di proporre soluzioni innovative capaci di migliorare le condizioni di vita” (arte.sky.it), Dryline è una striscia di vegetazione lunga sedici chilometri, rialzata rispetto al livello marino e posta a ridosso della costa.
A ideare questo complesso ambizioso (solo il primo lotto richiede 300 milioni di dollari al Comune di New York e vedrà inserite aree pedonali, piste ciclabili e attività ricreative e commerciali) è BIG – Bjarke Ingels Group e One Architecture, che si è posto l’obiettivo di salvare Manhattan dagli effetti distruttivi di tifoni e inondazioni.
Ad essere coinvolta per prima è la arteria di scorrimento veloce a sei corsie di Lower East Side: in questo video vi mostriamo come funziona. Chissà che non sia di ispirazione anche per limitare i danni dei sottopassi e viali milanesi ad ogni copioso acquazzone…