EDOARDO FERRAVILLA: uno degli ATTORI del teatro DIALETTALE più importanti di sempre

Storia di uno degli esponenti principali della scena teatrale locale tra l'Ottocento e il Novecento

0
Credits: @Fabu023 Edoardo Ferravilla

La madre (Maria Luigia Ferravilla) era una cantante portoghese e gli diede il cognome. Il padre (Filippo Villani) era uno dei maggiori esponenti della Scapigliatura milanese, quella nata da Carlo Righetti (detto Cletto Arrighi) l’intellettuale meneghino che attirerà a se gli altri tre lombardi Praga, Dossi e Conconi. Parliamo di Edoardo Ferravilla, figlio illegittimo di Maria Luigia e Filippo, diventato uno degli attori più importanti nell’ambito del teatro dialettale milanese, esponente principale della scena locale, tra l”800 e il ‘900.

EDOARDO FERRAVILLA: uno degli ATTORI del teatro DIALETTALE più importanti di sempre

# Scoperto da Cletto Arrighi

Credits: it.wikiquote.org
Edoardo Ferravilla

Nacque a Milano, il 18 ottobre 1846, dalla relazione tra il Villani e la Ferravilla. A pochi mesi dalla nascita la madre muore, il padre nel frattempo si era sposato con una ballerina e non vi erano le condizioni per un avvicinamento col parente, così è affidato ad un tutore, Giacomo Viglezzi, che da figura “fredda” e “burocratica”, diventerà per il piccolo Ferravilla un riferimento prezioso, sotto il profilo assistenziale e affettivo. In casa Viglezzi, Edoardo impara la musica e la passione per il teatro, svago gradito dalla famiglia adottiva. Però gli studi sono quelli da ragioniere, come Giacomo, che sfoceranno solo per un breve periodo in un lavoro dietro la scrivania. Edoardo Ferravilla, ancora giovane, è “scoperto” proprio dal già citato Cletto Arrighi, che nel frattempo aveva scritto operette comiche teatrali in dialetto milanese. Arrighi lo instrada nel mondo della recitazione. In più Giacomo Viglezzi è amministratore del Teatro dell’Accademia dei Filodrammatici, nella Chiesa sconsacrata dei SS Cosma e Damiano. Quindi ecco che il cerchio dell’arte si chiude e ne esce un Ferravilla attore fatto e finito, anche grazie alla scuola di recitazione frequentata proprio nella nostra città.

# Il suo esordio al Teatro Milanese in Corso Vittorio Emanuele

Credits: ildogville.it
personaggio Edoardo Ferravilla

Quando Giacomo Viglezzi muore, Edoardo Ferravilla lavora come ragioniere nell’ufficio del fratellastro Enrico (figlio di Giacomo). Come attore è scritturato da Cletto Arrighi, che gli offre un lavoro compatibile (come orario) con quello da ragioniere. A 24 anni recita per la Compagnia di Arrighi, al Teatro Milanese, situato nell’attuale Corso Vittorio Emanuele 15; il locale è dedicato alla commedia dialettale meneghina ed Edoardo Ferravilla non tarda a dimostrare le proprie attitudini sul palco: esordisce in “Barchett de Boffalora” (è il 1870), poi passa all’opera “Ona notizia falsa”, di Giovanni Duroni e in “Teresa”. Il lavoro teatrale aumenta e Ferravilla decide di lasciare l’attività di ragioniere per dedicarsi solo alla recitazione.

Nel 1872 lo troviamo nella commedia di Righetti “Nodar e perucchee”, dove deve interpretare un ruolo non di primo piano, ma grazie alla forte caratterizzazione che Ferravilla offre al proprio personaggio, riesce a mettersi in evidenza: così il nostro artista si scopre non solo attore capace, ma uomo di teatro abile a creare nuovi personaggi, preziosi per la recitazione dialettale milanese.

# Dal Tecoppa al Massinelli, i suoi personaggi più celebri

Credits: @chiediscena.pironti
Edoardo Scarpette, Emilio Zago ed Edoardo Ferravilla

A causa di una crisi del Teatro Milanese, si crea una nuova società teatrale gestita dallo stesso Ferravilla insieme a Gaetano Sbodio ed Edoardo Giraud, dove il primo diventa direttore.

I Libri di Milano Città Stato a casa tua: scopri come fare

La compagnia ha successo non solo a Milano, è apprezzata anche a livello nazionale e “smussa” il dialetto milanese rendendolo più compressibile. Ferravilla si esibisce con personaggi che diventano simboli di una milanesità ormai dimenticata: comeel Tecoppa“, personaggio senza arte ne parte, dedito al consumo di alcol, che tende a fregare il prossimo in modo goffo e impacciato. Tecoppa nasce dalla rappresentazione che Ferravilla vide durante uno spettacolo amatoriale, dove un attore dilettante interpretava un signore che aveva come intercalare “Dio te coppa”, “Dio t’ammazzi”, esclamazione che viene sintetizata in “Tecoppa”. Tecoppa è un nullafacente, mantenuto dalla moglie, che si lamenta sempre addossando a colpe altrui  le proprie sfortune.

Poi c’è un altro personaggio, Massinelli, studente pluriripetente, l’anziano “Barbogio” e “Maester pastizza”, cattivo musicista che si vanta di essere stato copiato da artisti famosi. E questi citati sono solo alcuni.

# L’addio alle scene

Credits: lombardiabeniculturali.it
El Tecoppa

Nel 1905 Ferravilla da l’addio alle scene, morirà dieci anni dopo, nel 1915, a Milano. Piero Mazzarella, attore vercellese ma milanese d’adozione (mancato nel 2013 all’età di 85 anni), è considerato il successore naturale di Ferravilla, anche perché la madre di Piero, Sara Masera, fu un’attrice della compagnia di giro di Ferravilla.

Continua la lettura con: ERMINIO SPALLA, il PUGILE ARTISTA adottato da Milano

FABIO BUFFA

Continua la lettura con altri milanesi d’autore:

MARIA MONTI, la prima “CANTAUTRICE” della storia

ENZO JANNACCI, il cardiologo chansonnier

LIÙ BOSISIO, l’artista milanese con viso e voce più CELEBRI del nome

Quando, a Milano, VISCONTI girava “ROCCO E I SUOI FRATELLI”

MARCELLO MARCHESI, un ciclone di ironia

NANNI SVAMPA, l’ironico artista della canzone milanese

ADRIANO CELENTANO, il “molleggiato” nato a due passi dalla CENTRALE

GINO BRAMIERI, il RE delle BARZELLETTE

CLAUDIO ABBADO, il GENIO eternamente insoddisfatto

Quelli di VIA OSOPPO: la STANGATA di Milano

GIORGIO GABER, l’inventore del TEATRO CANZONE

ADRIANA ASTI, l’artista ribelle amata dai grandi del cinema e del teatro

GIANLUIGI BONELLI, il creatore di TEX WILLER, sempre in lotta contro il POTERE

LUISA AMMAN: un’OPERA d’ARTE di Milano

LUCIANO LUTRING: il bandito più popolare di Milano

BRUNO ARENA, il fico di Milano

Sandra MONDAINI: uno dei punti fermi della televisione italiana

TINO SCOTTI, il milanese del “Ghe pensi mi”

ORNELLA VANONI, Milano e Settembre

MARIANGELA MELATO, da “ranocchietta” a mito del cinema

MARTA ABBA: la musa di Pirandello

Quelle DIABOLIKE sorelle GIUSSANI

GIANNI MAGNI: il re del cabaret milanese

COCHI e RENATO: una coppia diventata il MARCHIO del CABARET

Giorgio AMBROSOLI: il RIVOLUZIONARIO in GIACCA e CRAVATTA che sfidò anche lo Stato

Peppin MEAZZA: il più grande MITO MILANESE del calcio mondiale

FRANCO CERRI: quel genio che partì suonando nei cortili

I KRISMA: la coppia più PUNK della storia di Milano

LILIANA SEGRE, la testimonianza milanese dell’Olocausto

MARIA CALLAS, la Scala e BIKI, quel legame che ha fatto la storia dell’arte

WALTER VALDI, cintura nera di dialetto milanese

LORENZO BANDINI, lo sfortunato campione adottato da Milano

ALEX BARONI, il “chimico” prodigio della musica

MICHELE ALBORETO, il “pilota gentiluomo”

BEPPE VIOLA: il geniale raccontatore del calcio

Storia di una GRANDE DONNA di Milano: ALDA MERINI

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/


Articolo precedenteLa nuova PIAZZA CASTELLO in TOTAL WHITE: il restyling alle FASI FINALI
Articolo successivo150 EURO al MARE: 3 LOCALITÀ SUPER CHIC ma ECONOMICHE e FACILI da raggiungere da Milano
Fabio Buffa
Nato ad Alessandria, classe 1969, nel 1988 sono entrato per la prima volta in una redazione giornalistica, per collaborare e fare gavetta al Piccolo di Alessandria. Sono pubblicista dal 1996 e ho collaborato per varie testate, sia come giornalista che come vignettista satirico e scrittore di freddure. Dal 1992 lavoro nel sociale.