Fabio Massa. Imprenditore, editore, moderatore, ma soprattutto giornalista. Giornalista di quelli veri, che spezza il capello e che cerca di rimanere sul punto della questione facendo imbestialire a volte chi è di destra, a volte chi è di sinistra. Fa innervosire molti ma tutti alla fine lo trattano con rispetto e ne riconoscono la lealtà intellettuale.
Fabio MASSA: “la mia Milano avrà il coraggio di GUARDARE I SUOI DIFETTI”
La cosa che ami di più di Milano?
Il cielo azzurro. E l’aperitivo. Non necessariamente in quest’ordine.
Quella che invece ti piace di meno?
Certe brutture anni ’70. Alcuni architetti spero siano spariti dalla faccia della terra.
Il tuo locale preferito?
Il Tramtram, sotto il mio ufficio.
Il tuo passatempo preferito a Milano?
Lavorare.
La canzone su Milano a cui sei più legato?
Nessuna.
Il luogo dei dintorni di Milano che ami di più?
Il Lago Mulino di Zibido San Giacomo.
La cosa più bella che ti è capitata a Milano?
Aver frequentato il liceo Classico Manzoni.
La fermata della metro a cui sei più affezionato (e perché)?
Sant’Ambrogio. Ma non amo la metro.
La cosa più curiosa che hai visto a Milano?
Un pappagallo, d’inverno, su un albero di piazza Cincinnato, pochi giorni fa.
Il quartiere che ami di più?
Il Lazzaretto, ma ho lo Stadera nel cuore.
Caro Sala ti scrivo… (cosa chiederesti al sindaco per rendere Milano ancora migliore)?
Una gestione efficace e condivisa delle case popolari. Non è possibile che dopo trent’anni ancora non si sia trovata una soluzione.
Milano città stato: sei a favore oppure no a che Milano abbia un’autonomia simile a una regione o a una provincia autonoma, come l’hanno le principali città d’Europa?
Penso che l’autonomia debba essere regionale e all’interno di questa autonomia debbano essere protagoniste le grandi città.
Se dovessi lasciare Milano in quale città ti piacerebbe vivere?
Forse in Romagna. Forse.
Se avessi due miliardi per Milano che cosa faresti?
Non investirei neppure un euro all’interno della circonvalla. Tutti fuori, in quei quartieri oggi dimenticati da tutti.
Un sogno per Milano: qual è il tuo più grande auspicio per il futuro di Milano?
Che smetta di specchiarsi nella propria bravura e cominci a pensare ai propri difetti. Detto questo, la amo alla follia.
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