Vi siete mai chiesti come appariva la facciata del Duomo ai tempi di Leonardo? La storia della chiesa principe di Milano è secolare e affonda le sue origini in epoca Viscontea, molto prima quindi che il Cerano nel ‘600 ne disegnasse i fregi delle porte, o che il Soave completasse, su spinta di Napoleone, dal 1805 al 1812, l’intera struttura della facciata con il virtuosismo di guglie neogotiche che tutti conosciamo.
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In via Arena c’è la FACCIATA del DUOMO come la vedeva LEONARDO da VINCI
# Così era la facciata del Duomo ai tempi di Leonardo da Vinci
Leonardo vedeva una facciata molto diversa, che, volendo, possiamo vedere anche noi. Dove? Certamente andando ad esplorare il Museo del Duomo, dove ci aspetta un lungo viaggio indietro nel tempo per scoprire l’evoluzione dei vari progetti che si susseguirono in questa enorme macchina di evoluzione architettonica. Ma c’è un altro posto, più nascosto, forse meno conosciuto, ma certamente più alla portata di tutti.
A due, ma proprio due, passi dalla movida dei Navigli c’è un giardinetto un po’ isolato, dove le mamme portano i bambini a giocare dopo la scuola. Siamo alla fine di Via Arena, dove ancora oggi c’è un piccolo specchio d’acqua, che faceva parte della bretella di collegamento tra la darsena e il Naviglio interno (l’attuale via De Amicis), superstite alla copertura dei Navigli degli anni ’30: la conca della Viarenna appunto.
Sull’edicola di mattoni si possono ancora ammirare una lapide in marmo di Candoglia (lo stesso del Duomo), che esentava dal pedaggio e dal dazio i barconi destinati al trasporto dei materiali destinati alla costruzione della Cattedrale, con la celebre formula AUF, “ad usum fabricae” (ancora oggi, a ufo viene usato come sinonimo di “senza pagare”).
Sopra, si trova il bassorilievo con gli stemmi di Ludovico il Moro e Beatrice d’Este, simili a quelli che si trovano al di sopra del Cenacolo. Più in alto ancora ecco l’oggetto della nostra ricerca: l’emblema della Veneranda Fabbrica del Duomo, con l’antica facciata della chiesa posta sotto la protezione del manto della Vergine.
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ROBERTO BRACCO
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dove si trova l’edicola della “Conca di Viarenna” non è via Arena ma via Conca del Naviglio, inolter quando ero ragazzo io sulm retro della foto vi era la planimetria di Milano al tempo di Leonardo.
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