È vero che San Siro è pericolante? Il verde verrà mantenuto? Quanto costerebbe ammodernare il vecchio San Siro? E costruirne uno nuovo?
In un esaustivo comunicato Gabriella Bruschi del “Coordinamento San Siro, i cittadini fanno squadra” risponde a queste e molte altre domande
FAQ vs. FAKE sul futuro di SAN SIRO: i cittadini rispondono “VERO” o “FALSO” sulle questioni più importanti
# Coordinamento San Siro. I cittadini fanno squadra
Per tutti coloro che pensano che a giocare la partite di San Siro siano soltanto il Milan, l’Inter e i rispettivi ospiti, abbiamo una notizia: mettetevi comodi, prendete i popcorn e godetevi il dietro le quinte della questione più divisiva di Milano, quella che sta spaccando le opinioni molto più di qualunque altro argomento di attualità.
Dopo che sono fluiti fiumi di inchiostro e le ragioni si sono susseguite a mezzo stampa e social per anni, sulla questione San Siro, tenerlo o abbatterlo, in pochi sono riusciti a raccogliere tutte le informazioni oggettivamente.
Il Coordinamento San Siro, i cittadini fanno squadra è un comitato spontaneo di cittadini che sono favorevoli al mantenimento del vecchio stadio, da tenere per ragioni che vanno dall’affetto alla sostenibilità ambientale ed economica, per il miglioramento della mobilità e la salvaguardia dei residenti della zona, passando per il fondamentale consolidamento «dell’identità del quartiere che da oltre un secolo è ippico/sportivo/residenziale» che verrebbe snaturato dal nuovo progetto e dai grandi spazi commerciali previsti.
# FAQ contro FAKE del coordinamento San Siro
Gabriella Bruschi sintetizza così anni di esperienza e contrapposizione a Comune e cordata Cino-Americana, mettendo nero su bianco una serie di risposte alle mille domande che ci stiamo facendo un po’ tutti a Milano.
Capitolo per capitolo, il Coordinamento San Siro. I cittadini fanno squadra, per opera dell’Amministratrice di gruppo e portavoce, puntualizza ogni dettaglio.
Nei commenti al post è possibile intuire che il coordinamento è composto da residenti della zona, appassionati e tifosi, tutti cittadini che hanno più che un diritto di far sentire la propria voce; inoltre vi sono anche tecnici specializzati, ad esempio nella conservazione dei beni culturali ed architettonici.
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# La stabilità dello stadio
«È vero che lo stadio San Siro è pericolante ? Assolutamente no». Lo stadio è stato oggetto a collaudi periodici, superandoli tutti in maniera brillante. L’ultimo collaudo ha prodotto un certificato di idoneità statica che lo garantisce per altri 10 anni.
Quindi la struttura è solida, in grado di sostenere qualsiasi tipo di ammodernamento e ristrutturazione. Questo significa che si può intervenire con tecniche moderne, per fare tutti quei lavori di ristrutturazione di cui San Siro ha bisogno.
Il coordinamento suggerisce anche un uso più affascinante delle attuali volumetrie, utilizzando spazi interni non ancora sfruttati al 100%, come lo “sfilamento” del terzo anello da sostituire con una galleria panoramica che ne farebbe «un unicum al mondo».
Gli interventi sarebbero rivolti a mantenere inalterata la struttura esistente, rispettandola.
# Quanto costa?
«Quanto costerebbe ristrutturare lo stadio San Siro? Volendo fare tutte le più avanzate operazioni di ammodernamento e ristrutturazione non si supererebbero i 300 milioni». Proseguire con il progetto già approvato, costerebbe invece 560 milioni di Euro.
Il nuovo progetto prevede la costruzione di un nuovo stadio da 60.000 posti e la “rifunzionalizzazione” del vecchio San Siro.
Ma che significa esattamente “rifunzionalizzare”? Significa abbattere lo stadio San Siro in tutte le sue parti, tranne una torre e un breve tratto di anello. Il lavoro di smaltimento durerebbe oltre 3 anni, coinvolgendo una media di 182 TIR impegnati 24/7, con picchi di traffico di 471 TIR/giorno.
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# Il verde, l’amianto, l’abracadabra…
Il capitolo “green” è decisamente il più interessante.
Tolto l’affetto e l’attaccamento verso un edificio, che può essere razionale o sembrare il contrario, la sostenibilità ambientale è l’abracadabra con cui si cerca di fare la magia del greenwashing a Milano.
Ebbene, la situazione attuale vede «un parco di 5,5 ettari piantumato con alberi di alto fusto chiamato parco San Siro oppure Parco dei Capitani», situato tra i numeri 11 e 25 di Via Tesio, lungo la Via Achille. In questo momento è attrezzato con illuminazione soddisfacente per le ore notturne, nonché provvisto di telecamere su tutta l’area.
«Con il nuovo progetto, quest’area verrà mantenuta? No. Proprio su quest’area verrebbe costruito un nuovo stadio.
Con il nuovo progetto, ci sarà più verde rispetto ad ora ? No. Con il nuovo progetto ci saranno 2,6 ettari di verde profondo contro i 5,5 ettari attuali.
Con il nuovo stadio è stato indicato verde per 10 ettari. Che tipo di verde è? È un verde di copertura: di tetti, garage, strutture, aiuole e terrazzi».
«Esiste il pericolo/amianto in caso di distruzione dell’attuale stadio San Siro?» È un pericolo concreto. Sono stati rilevati materiali vetrosi e amianto in alcune parti come controsoffitti, nelle pavimentazioni e coibentazioni. In caso di spostamento dalla situazione attuale questi materiali potrebbero essere dispersi nell’aria
# Le squadre e gli spettatori
Milan e Inter hanno in concessione per 90 anni lo stadio di San Siro, Giuseppe Meazza. Anche con il nuovo stadio usufruirebbero delle medesime condizioni, ma «quanto pagano ora le squadre di canone all’amministrazione? Le squadre ora pagano all’amministrazione 10 milioni all’anno di canone. Quanto pagherebbero nel caso si procedesse con il progetto nuovo stadio? Il canone verrebbe ridotto a 2,780 milioni all’anno».
La capienza attuale di San Siro è pari a 78.000 spettatori, il nuovo stadio potrebbe ospitare fino a un massimo di 60.000 spettatori, di cui 12.000 premium, aumentando quest’ultima quota a scapito dei posti dedicati alle famiglie.
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# Volumetrie e logistica
L’istantanea di San Siro oggi, fotografa un’area di 281.000 m², suddivisi in 55.000 di verde profondo, 39.000 m² per l’area dell’impianto, 1.100 m² per la stazione MM5, aree recintate di pertinenza per 27.000 m² e aree di flusso (in sostanza, parcheggi) per circa 163.000 mq. Al nuovo stadio verrebbe riservata una superficie di 99.000 m².
«Con che volumetrie verrebbe portato avanti il progetto nuovo stadio? Per una parte viene tenuto conto dello 0,35 del Pgt, mentre il 32 pct della superficie complessiva dello stadio non concorre al calcolo della SL complessiva».
Il nuovo stadio verrebbe alto come un palazzo di 10 piani, lungo circa 200 metri per una superficie di 99.000 m². Verrebbe costruito proprio su quella parte di “verde profondo, piantumato ad alberi” cancellando il Parco di San Siro, ad una distanza compresa tra i 30 e gli 80 metri dalle attuali abitazioni di Via Tesio.
San Siro continuerà a dividere in due la città, ragioni oggettive e soggettive seguiteranno ad animare il dibattito, finché la decisione verrà presa.
E voi che avete letto fin qui, conoscendo le ragioni del Coordinamento San Siro, con quale squadra vi sentite più affini? Comune, cordata cino-americana o gli abitanti di Via Tesio?
Fonte: Coordinamento San Siro. I cittadini fanno squadra
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LAURA LIONTI
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Buongiorno, premettendo che lo stadio Meazza è un icona mondiale e un pezzo di Milano a cui noi tutti, tifosi, cittadini e autorità, siamo affezionati. Non condivido molti punti nell’articolo e nelle osservazioni del comitato. Lo stadio attualmente non permette l’utilizzo di oltre 3.500 posti nel terzo anello, non garantisce uno spazio adeguato tra le sedute delle gradinate di almeno 80 cm; ora sedendosi ci si trova la testa del tifoso sottostante tra le proprie gambe. La funzione di confort per gli spettatori non è adeguata agli standard di oggi; vedere la nuova curva dello stadio Azzurri d’Italia a Bergamo per farsi una idea. Nell’articolo si fa riferimento alle capienze paragonando quella attuale che, di fatto risulta essere di poco superiore agli 75.000 posti – i 3500 di cui sopra, con i 65.000 del nuovo impianto. In caso di ristrutturazione del Meazza, con l’eliminazione del terzo anello, la capienza massima risulterebbe inferiore agli 58.000 posti!
Concludo, da tifoso e cittadino mi auguro che i tue Club decidano di costruirsi il nuovo impianto con tutto il resto lontano da Milano e anche dalla propria città metropolitana in modo da non subire inquinamenti mentali e idiologici come sta accadendo a Milano.
Cordialmente
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