Esiste un posto in cui creature fantastiche vivono silenziose in armonia con il paesaggio, non mangiano, non respirano e tolgono il fiato anche a chi le guarda. Sono i giardini che trasportano il turista all’interno di un mondo magico fatto di piante ed esseri mitici.
Il GIARDINO dei MORTI viventi
# I signori dei giardini
Per oltre 400 anni il territorio di Heligan, in Cornovaglia, è stato proprietà della famiglia Tremayne, abbandonato fu soggetto ad un periodo di decadenza che culminò con un uragano nel 1990. I giardini stavano per scomparire ma gli eredi Tremayne, con l’aiuto di Pete e Sue Hill, riportarono in vita esseri misteriosi che li aiutano ad attirare turisti a partire dal 1992.
# La flora del parco: palmi, ninfee e piante esotiche
I giardini sono popolati da grandi felci tropicali, palme esotiche e stagni di ninfee, tra cui è possibile percorrere un tunnel di bambù e un ponte tibetano di corda. All’interno del parco sono inoltre coltivate frutta e verdura utilizzate all’interno della cucina del territorio. Il microclima creato dalle piante esotiche rende inoltre possibile una coltivazione di ananas, l’unica presente in Europa. Nel territorio c’è anche The Lost Valley, in cui cresce un tappeto di campanule colorate in primavera, il più grande albero di tasso su suolo inglese e l’unica foresta di conifere Wollemie, albero originario dell’Australia.
# I morti viventi
Chi vive in mezzo a queste specie vegetali? la fauna dei giardini è popolata di uccelli (martin pescatore e colibrì) e altre specie di mammiferi come le lontre, ma tra di loro sono presenti esseri mitici che vestono di erbe e lasciano passare gli avventurieri indisturbati. I personaggi più affascinanti sono la ragazza di fango e la testa del gigante.
La ragazza di fango è l’opera di Pete e Sue Hill, statua di una fanciulla addormentata che cambia aspetto in base al ciclo delle stagioni, motivo che per cui è considerata una statua vivente, ha un ciclo di vita proprio! A rendere possibile questo cambiamento è la sua “struttura ossea” costituita di legno, fango e cemento.
Opera degli stessi autori è la testa del gigante, immersa tra muschi e licheni, figura semi-sepolta, spia i visitatori con i suoi grandi occhi, cambiando aspetto a seconda della luce che la avvolge nei diversi momenti della giornata.
Esseri viventi e non portano a questo luogo una magia che ricorda i racconti per i bambini, con foreste abitate da fate, ninfe e folletti. I Giardini perduti di Heligan sono la casa delle statue che cambiano abito e osservano ciò che li circonda.
Continua la lettura con: Il GIARDINO dei VELENI: potrebbe essere l’ultimo luogo che vedrete nel mondo
SARAH IORI
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