A pochi passi (o a poche fermate di 43) dai nuovissimi grattacieli di Porta Nuova sorge quello che anticamente era un comune autonomo, ovvero il quartiere Greco.
In questa area di Milano convivono costruzioni di ultima generazione e vecchie costruzioni, alcune delle quali risalenti ai primi del 1900 quali ad esempio lo stabile sito al civico 5.
Mentre il resto della città sembra correre ad una velocità sempre crescente, in questa piccola area a est della metropoli permangono ancora angoli e realtà che la rendono più simile ad un paese a se’ stante. L’incantevole angolo dove il naviglio Martesana culmina il suo percorso esterno per transitare poi al di sotto del manto stradale sembra appartenere ad un borgo campestre. Un tempo e storicamente sede del bar “Martesana”, ospita ora una birreria frequentata da un pubblico che comprende trasversalmente più fasce di età.
Il ritmo serrato di crescita a cui corre la metropoli sta coinvolgendo lentamente anche quest’area della città; numerosi cantieri stanno costruendo abitazioni di ultima generazione, cedendo quindi anche quest’aera alla cementificazione sempre crescente che sta coinvolgendo la nostra metropoli.
La peculiarità del quartiere risiede nella contraddizione insita tra le vie, tra palazzi vecchi e nuovi. Nel tentativo di resistere all’avanzata dell’urbanizzazione permangono piccole botteghe nelle quali è ancora possibile respirare l’aria di una volta, come lo storico macellaio della piazza o la piccola gelateria Meloni nella quale è possibile degustare uno dei gelati migliori della città.
Il primo tratto della pista ciclabile lungo la Martesana costituisce la linea di demarcazione, il confine naturale del quartiere e in questo tratto la frenesia della città è udibile solo in lontananza. Risalendo sul ponte pedonale di via Rimembranze di Greco e percorrendo a piedi pochi metri sta prendendo piede un nuovo “borgo nel borgo”, ovvero un complesso residenziale di ultima generazione, perfettamente integrato nel contesto urbano. Nei prossimi mesi sorgerà una piazza nuova dove in origine era collocata la più antica cascina di Greco.
Le vestigia del passato visibili all’osservatore più attento testimoniano che, nonostante il tempo scorra, il quartiere Greco sembra conservare una volontà di rimanere ancorato ad un tempo remoto, in antitesi alla rappresentazione della moderna metropoli che si sviluppa sempre più verticalmente.
È questa l’anima di Greco, un ponte tra presente, passato e futuro.
VALERIA CAPPONI
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