I tunnel sottomarini per portare l’Italia in Sardegna: da Milano alla Costa Smeralda in 6 ore, senza toccare l’acqua

L’opera che potrebbe unire Toscana, Isola d’Elba, Corsica e Sardegna, imitando Estonia e Finlandia

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Elaborazione Marco Figura da Google Maps - Schema tunnel Piombino-Elba, Elba-Bastia e Bonifacio-Santa Teresa di Gallura

Chissà cosa ne avrebbero pensato gli Etruschi: superare il Mar Tirreno passandoci sotto anziché sopra. D’altra parte, oggi non possiamo ignorare quanto sta accadendo a qualche migliaio di chilometri a nord delle Alpi: tunnel sottomarini transnazionali, con strade e ferrovie che consentono spostamenti ultrarapidi e perfettamente interconnesse alle reti di trasporto esistenti.

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I tunnel sottomarini per portare l’Italia in Sardegna: da Milano alla Costa Smeralda in 6 ore, senza toccare l’acqua

# Il boom dei tunnel sottomarini in costruzione in Europa

Tunnel Fehmarnbelt dalla Danimarca alla Germania

Alla luce della necessità per l’Italia di coniugare tutela del territorio e rapidità degli spostamenti, è opportuno considerare le opportunità che il mare ci riserva al di sotto del fondale. L’occasione fornita dai progetti in corso di studio e realizzazione in Danimarca, Germania, Finlandia ed Estonia, senza scomodare il “vecchio” Tunnel della Manica, è propizia per andare incontro alle esigenze di un territorio che tuttora esprime molto meno del proprio potenziale attrattivo: la Sardegna.

# Un sistema di tre tunnel da Piombino a Santa Teresa di Gallura

Credits rfi – Ferrovia Sardegna

Le cronache sono concentrate in questi mesi sul Ponte sullo Stretto, che senza dubbio risolverà gran parte dei problemi di isolamento della Sicilia. Tuttavia la Sardegna, pur se molto meno popolosa, benché molto più lontana rispetto alla Sicilia dal resto della Penisola, è una delle aree più ambite dal turismo mondiale e una regione dalle enormi potenzialità socio-economiche inespresse. In quest’ottica, rispondendo a principi di ottimizzazione di costi e distanze, si descrive la proposta di un collegamento che preveda di unire la Sardegna a Milano in 6 ore e a Firenze in 4 ore: un sistema di tre tunnel sottomarini, Piombino-Elba, Elba-Bastia e Bonifacio-Santa Teresa di Gallura, opera in grado di compiere una rivoluzione dei trasporti del Tirreno e, in parte, di tutto il Mediterraneo. L’idea ricalca, per il tracciato, il progetto targato Terna S.p.A., proprietaria della rete di distribuzione elettrica nazionale, del nuovo collegamento di cavi elettrici sottomarini tra Sardegna, Corsica e Toscana.

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# I benefici e i vantaggi dell’opera

Elaborazione Marco Figura da Google Maps – Schema tunnel Piombino-Elba, Elba-Bastia e Bonifacio-Santa Teresa di Gallura

Il progetto presenterebbe un’innumerevole serie di benefici, proviamo a elencarne alcuni:

  • Tempi attuali per raggiungere via mare il nord Sardegna: da Genova in 12 ore e da Livorno in 6 ore. Nuovi tempi di percorrenza per Olbia con il sistema di tunnel sottomarini: da Genova in 6 ore e da Livorno in 4 ore.
  • Toscana e Sardegna entrerebbero nel mercato turistico marittimo internazionale come destinazioni integrate in un itinerario unico.
  • La Corsica tornerebbe nell’orbita economica e culturale italiana: il collegamento veloce con la costa italiana e con la Sardegna fornirebbe alle imprese sarde, corse e toscane ingenti margini di collaborazione e di scambio oggi impensabili.
  • Anche l’Isola d’Elba sarebbe unita in pochi minuti alla terraferma, diventando meta appetibile per periodi di pochi giorni e per i fine settimana lungo tutto l’arco dell’anno, andando a destagionalizzare la forte concentrazione delle presenze nei periodi estivi. Anche l’economia di quest’isola trarrebbe beneficio dall’opera, che consentirebbe la nascita di un nuovo pendolarismo con la costa toscana e nuove e migliori opportunità di lavoro per entrambe le sponde.
  • I tunnel porterebbero a un inevitabile alleggerimento del traffico marittimo e quindi dell’inquinamento, senza per questo entrare in conflitto con i traghetti, concorrenziali in termini di prezzo, né con il trasporto aereo, imbattibile sui tempi di percorrenza ma che da solo non è in grado di portare a territori come la Sardegna tutto il potenziale target che sarebbero in grado di accogliere.

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MARCO FIGURA (ARTICOLO ORIGINALE DEL 16 FEBBRAIO 2024)

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Marco Figura
Nato e cresciuto a Milano, ora vive e lavora a Siena. Laureato in comunicazione e marketing territoriale, ha numerose esperienze di collaborazione con Enti pubblici. Attualmente opera nell'ambito dell'amministrazione immobiliare, dell'edilizia e delle energie rinnovabili. Appassionato di geografia, trasporti, viaggi e fotografia, presta attività di volontariato in associazioni impegnate nella valorizzazione del patrimonio artistico

6 COMMENTI

  1. Ma il progetto è una tua fantasia o è stato presentato da qualcuno in particolare? Perché non citi nessuna fonte. Terna posa i cavi sul fondo del mare, non scava per passare i cavi.
    Click bite? 🙂

  2. Semplicemente assurdo non meritevole di commenti. Basta violentare il Pianeta per correre sempre più’ veloce e per andare dove, poi?

  3. Sono d’accordo sulla realizzazione perché darebbe lavoro a tantissimi lavoratori e sarebbe un grande vantaggio per l’economia turistica della Sardegna,della Toscana e dell’Italia.

  4. Mi auguro sia una grossa enorme fake
    I sardi hanno bisogno urgente di collegamenti interni efficienti , altrimenti si arriva ad Olbia e poi si impiegano 5 ore per andare a Cagliari e 2 almeno per Sassari.Per non parlare di Nuoro, capoluogo storico senza ferrovie dello Stato, collegata da auto private che ognuno di noi ahimè deve, DEVE, usare spendendo e inquinando a gogò
    Poi sappiamo già che qui si arriva bene anche in nave o aereo, basta tenere a bada le tariffe come egregiamente fanno da tempo in Corsica e in genere in Francia e anche in Spagna. Ajo ajo ajo

    • Vi chiedo di lasciare da parte queste idee malsane. Qua da noi non solo non sono realizzabili ma diventerebbero pericolosissimo.
      Primo ci vorrebbero almeno 250 anni, a esser ottimisti, tra fermi lavori continui, burocrazia, avrebbero un costo pari al debito pubblico attuale ma soprattutto sarebbero pericolose xche nessuno farebbe manutenzione (il Morandi l’avete già dimenticato?). Lasciamoli al Nord Europa che hanno un’altra mentalità.

      Mi auguro sia solo la boutade di qualcuno che non pensa molto.

  5. caxxte in Italia non ci sono sole per scuole e ospedali perché sono in tasca ai politici, e tutto quello che si fa è cercare nuovi modi di intascare mazzette come il ponte sullo stretto e altre follie come questa

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