Dal “Bronx” al “Quartiere dei morti ammazzati” fino alla “culla della criminalità siciliana”. Tutte le grandi città hanno quartieri in cui è fortemente sconsigliato mettere piede. Ecco quali sono i più pericolosi.
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I 7 quartieri più malfamati d’Italia
#1 Porta Palazzo, il lato oscuro di Torino in centro città
Come tutte le grandi città anche Torino ha dei quartieri da cui è meglio stare alla larga. Porta Palazzo è forse quello peggiore, pur trovandosi in pieno centro. È la piazza del mercato principale della città, una dei mercati più grandi d’Europa, ed è anche piazza di spaccio, di rapina, di microcriminalità di ogni genere nonostante la quasi totale assenza di segni di degrado nella zona.
#2 Quarto Oggiaro, il “Bronx” di Milano
Nella periferia nord-ovest di Milano troviamo Quarto Oggiaro, meglio conosciuto con gli appellativi di “Bronx” o “Barbon City”. Un conglomerato di case popolari, con quasi 50 mila abitanti, dove si sviluppano le principali attività criminali della città. Il fenomeno che più identifica il quartiere è il coinvolgimento di minorenni nel traffico illecito di stupefacenti, soprattutto metanfetamina, e qui la dispersione scolastica arriva al 30%.
#3 Begato, il “Quartiere dei morti ammazzati” di Genova
Il quartiere di Begato, nella periferia nord di Genova è stato ribattezzato il “Quartiere dei morti ammazzati” per l’alto numero di omicidi. Al suo interno vivono circa 2.500 persone di cui una percentuale superiore al 75% si trova ai servizi sociali. All’inizio di quest’anno è iniziata la demolizione della “Diga Rossa” e della “Diga Bianca”, i due palazzi simbolo del degrado del quartiere abitati da oltre 400 famiglie e ora sistemate in altre case popolari del capoluogo ligure.
#4 Il Serpentone Corviale di Roma, tristemente noto per lo spaccio di droga
Il luogo simbolo del Serpentone Corviale, nella periferia ovest della capitale, è l’enorme palazzo che si snoda per centinaia di metri. Già dagli anni ’80 è stato segnato da degrado e spaccio, soprattutto di cocaina, e da l’occupazione continua degli appartamenti. La Regione Lazio e il Comune hanno lanciato un progetto di recupero con la costruzione di 103 nuovi appartamenti.
#5 Il quartiere Forcella, casa del clan del boss Giuliano, è il più pericoloso di Napoli
Questo Rione del capoluogo campano è segnato da un altissimo tasso di disoccupazione, di abbandono scolastico e criminalità. Si è abituati a pensare, anche per le notizie di cronaca, che siano i Quartieri Spagnoli e le Vele di Scampia le zone peggiori di Napoli. Sicuramente non sono luoghi molto raccomandabili, ma il più pericoloso in assoluto è Forcella, noto anche per essere la casa del clan a cui apparteneva il boss Giuliano.
#6 Il quartiere Zen di Palermo, il fortino controllato dalla microcriminalità
Il quartiere Zen di Palermo è famoso per essere una specie di fortino controllato a ogni ingresso e resta ancora lasciato quasi a se stesso nonostante i numerosi tentativi di recupero. Qui si registra uno dei tassi di abbandono scolastici più alti d’Italia, con il 75% dei ragazzi che smettono di studiare e il cui approdo più frequente è la microcriminalità.
#7 Il quartiere Librino a Catania, “la culla della criminalità siciliana”
Sempre in Sicilia, Librino è un quartiere cosiddetto satellite con enormi palazzi bianchi nella periferie sud-occidentale di Catania. Da decenni qui il traffico di armi e droga e gli omicidi sono all’ordine del giorno, a tal punto da essere definito “la culla della criminalità siciliana”.
Fonte: Sputniknews
Continua la lettura con: Quattro QUARTIERI di Milano: una volta non ci mettevi piede, ora sono tra i più AMATI
FABIO MARCOMIN
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Fabio Marcomin Forse quando parla di Quarto Oggiaro è molto ma molto ma molto meglio che si informi prima di sparare CAZZATE online riprese da articoli vecchi e da alcune frasi riportate da Giorgio Bocca negli anni ‘70.
La invitiamo a venire a farsi un giro ospite dell’associazione villaperta e magari anche di fondazione Perini per constatare di persona che quando parla di noi parla per sentito dire e senza nessuna minima cognizione di causa. Basta con sti articoli PATTUMIERA che servono solo a prendere like.. altro che Ambrogino d’oro Milano città stato.
Ma come si fa a dare questi dati e questi commenti, sparati a zero giusto per vendere un articolo ad ogni costo , prima di scrivere queste stupidate sarebbe meglio documentarsi e vivere almeno un mese in questi luoghi descritti altrimenti meglio tacere si fa piú bella figura
Il deficiente che ha scritto questo articolo dovrebbe girare le città che ha menzionato prima di scrivere idiozie. Sono stato in Sicilia qualche anno fa e casualmente sono stato anche nel quartiere Librino da lui menzionato nel suo articolo.Mi fa ridere il fatto che questo signore abbia indicato il quartiere librino come uno dei malfamati della Sicilia. Si aggiorni invece di scrivere pseudo articoli basandosi su notizie degli anni 60-70