L’utilizzo del lockdown quale strumento di contenimento della diffusione del Covid-19 è ancora diffuso, in alcuni Stati in modo molto stringente. Ecco quali i più restrittivi e quelli che lasciano maggiori libertà.
I LOCKDOWN più DURI secondo l’università di Oxford. Primi Venezuela, Libano e UK
# L’evoluzione delle restrizioni da gennaio 2020 a febbraio 2021
Il lockdown, il coprifuoco e altre restrizioni alla vita quotidiana volte a frenare la diffusione del virus rimangono una realtà per milioni di persone in tutto il mondo. Per avere un’idea più precisa il Financial Times ha pubblicato un elaborazione visiva che mostra il cambiamento delle misure restrittive a livello globale, attraverso l’utilizzo dell’Oxford Covid-19 government response stringency index, sviluppato da un team dell’università inglese.
# Come funziona l’Index Stringency della Oxford University
Oltre 100 accademici e studenti volontari della Blavatnik School of Government dell’università di Oxford hanno formato un team con l’obiettivo di confrontare le risposte politiche dei paesi alla pandemia di coronavirus. Per consentire tali confronti vengono raccolte in un database le informazioni pubblicamente disponibili in nove aree politiche sulle misure restrittive adottate nei Paesi. A queste misure vengono assegnati dei punteggi, da 0 a 100 per determinare il livello di durezza.
# I lockdown più duri sono in vigore in 6 Stati: Venezuela, Cuba, Honduras, UK, Libano, Eritrea e Lesotho
Sono 6 le fasce espresse dall’Index Stringency della Oxford University. Nella prima, da 0 a 1, non è presente nessuno Stato, pertanto sono tutti compresi dalla seconda alla sesta. Vediamo la suddivisione completa, partendo dai Paesi con più restrizioni a quelli con più libertà:
- sono 6 ad oggi le Nazioni che stanno adottando le misure più restrittive: Venezuela, Cuba, Honduras in Centro e Sud America, il Regno Unito in Europa, il Libano in Medio Oriente e Eritrea e Lesotho in Africa.
- in seconda fascia troviamo Portogallo, Italia, Grecia, Romania, Austria, Germania e Olanda nell’Unione Europea, alcuni Paesi nel Nord Africa, l’Iran, la Cina, l’Australia, il Canada e Colombia, Venezuela, Argentina e Cile in Sud America.
- in terza fascia vengono inserite tutte le altre Nazioni europee e tra quelle più grandi e popolose del resto del mondo gli Usa, il Brasile, il Centro e Sud Africa e l’India.
- in quarta fascia, c’è solo la Russia tra i grandi Stati che lasciano ampia libertà di movimento ai cittadini.
- in quinta fascia solo alcune Nazioni tra Centro Sud America, Africa e Asia.
Fonte articolo: Financial Times
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FABIO MARCOMIN
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