Perfetti per dormire. Per tutto il resto meglio andare altrove. Foto cover: Maggiolina – Ph. @urbanfile IG
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I quartieri dormitorio di Milano
# Gallaratese, zero svago
Ci troviamo alla periferia nord ovest della città. Il quartiere Gallaratese, costruito negli anni ’60 e ’70, è prevalentemente residenziale e tra i più grandi costruiti ex novo in Italia. Abitato di circa 80.000 persone, presenta in prevalenza condomini di edilizia popolare. Tra i servizi siamo a livello base: spazi pubblici, qualche scuola, negozi e supermercati. Tralasciando i problemi di degrado e sicurezza, per cercare per svago o lavoro, i residenti si spostano in altre zone.
# San Siro, il deserto oltre lo stadio
Rimaniamo sempre a ovest di Milano, spostandoci un po’ verso sud. Un altro dei quartieri prettamente residenziale, alterna ampie aree verdi ad altre completamente cementificate, strade di varie categorie, villette a condomini, abitazioni popolari a palazzi e ville di prestigio. L’unica vera attrazione è lo stadio, attivo qualche giorno alla settimana per le partite di Inter e Milan, oltre all’Ippodromo. Per tutto il resto serve prendere l’auto o i mezzi pubblici: solo qualche negozio, soprattutto lungo via Novara, l’Esselunga, l’ospedale San Carlo. Niente che possa intrattenere i residenti che non siano appassionati di calcio e corse di cavalli.
# Maggiolina, bella e impossibile
Un quartiere bomboniera, ricco di villette e case a schiera, gli ampi spazi verdi della Maggiolina fanno di questo quartiere il primo esempio di città-giardino in Italia. Tra i diversi stili architettonici della zona spiccano quello Vittoriano, neo-medievale e gotico. L’edificio più riconoscibile è la Palafitta, nome vintage di Villa Figini e, soprattutto, le case Igloo di via Lepanto, delle anticonformiste creazioni d’architettura. Un quartiere perfetto per riposarsi e allontanarsi dal caos milanese pur restando in città ma nulla più, visto che si contano sulle dita di una mano i negozi di prima necessità per non parlare dei locali dove fare serata. Metro e auto rappresentano una vera e propria forma di sopravvivenza per chi vive nel quartiere.
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# Milano Tre, anche i ricchi piangono
Spostiamoci a Milano Tre. Non siamo più dentro i confini di Milano ma può benissimo essere compreso tra i quartieri dormitorio della città. Costruito tra il 1980 e il 1991 dalla società Edilnord Progetti Spa all’interno del Comune di Basiglio nel sud milanese, il comune più ricco d’Italia, e definito come una città “dove si vive immersi nel verde e fuori dal caos cittadino”. Qui sono presenti tutti i servizi alla persona, ma per svago e divertimento i residenti non hanno alcuna scelta: mancano pub, cinema, ristoranti, negozi, teatri, discoteche e qualsiasi forma di intrattenimento. Per questi sono obbligati a spostarsi in città o nel centro di Basiglio.
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FABIO MARCOMIN
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Penso che lei non sia ben informato e soprattutto faccia riferimento ad un target che non è ancora proprietario di case! Chi ha scelto di vivere nei quartieri menzionati magari l’ha fatto proprio perché NON interessato a pub e discoteche!
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