Il BACIO di due DONNE: il murales di ROMA che sta facendo il giro del mondo

Due opere sui muri per abbattere i muri

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Quello che la politica divide, l’arte unisce. Nei giorni in cui divampa il dibattito sulla legge ZAN, arriva da Roma un messaggio d’arte all’insegna dell’estetica e della tolleranza. Da un mese a Roma un enorme murales con un bacio fra due donne sorridenti e “pixellate” campeggia sulle mura della fermata Jonio lungo la linea della metro B. E’ diventato un simbolo nel mondo contro le discriminazioni. Ma non è l’unico a promuovere questo messaggio. 

Il BACIO di due DONNE: il murales di ROMA che sta facendo il giro del mondo

E’ l’opera dello street artist Krayon, con la collaborazione dell’agenzia Zon Productions e del Municipio III di Roma Capitale. Rappresenta due belle donne su sfondo rosso ritratte con la tecnica della pixel art e pubblicizza una linea telefonica (800 713 713) che fa capo a un contact center contro l’omotransfobia che ogni anno riceve circa 20.000 contatti, offrendo ascolto e supporto alle vittime. Insieme a Croce Rossa Italiana, inoltre, il Gay Center gestisce l’accoglienza di giovani vittime di violenza con la casa-famiglia Refuge Lgbt. 

Roma combatte l’omofobia con due Murales green

Da quando è apparsa l’opera sono stati molti i giornali, le televisioni e le radio che ne hanno parlato non solo per l’attualità dell’argomento in tempi di polemiche sulla Legge Zan ma perché si tratta del primo murale raffigurante un bacio fra due donne o due uomini autorizzato da un’istituzione pubblica d’Italia.

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Quello del bacio fra le due donne è il 2° murale romano dedicato alla comunità LGBT in pochi mesi, dopo quello realizzato nel quartiere San Paolo di Roma, da Judith de Leeuw e dedicato all’iconico e indimenticato Andrea Berardicurti, per tutti La Karl di Pignè, icona del mondo LGBTQI+, attivista instancabile del Circolo Mario Mieli e drag queen, deceduto nel 2018. Di fatto il primo murale ecosostenibile di Roma dedicato alle lotte del movimento LGBTQI+, con il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli che ha così condiviso il progetto: “I muri dei pregiudizi sono i più difficili da abbattere. Per questo motivo abbiamo deciso di trasformare un muro in un simbolo di amore, rispetto e libertà. Lo abbiamo fatto sposando la bellissima iniziativa di Yourban2030 di realizzare il primo murales green dedicato alla comunità LGBT+. 

Oggi Roma ha due murales che gridano rispetto, giustizia e diritti per tutti.

Continua la lettura con: I murales a Roma rilanciano la periferia

FRANCESCA SPINOLA

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Francesca Spinola
Francesca Spinola. Giornalista, mamma di due teenagers, collaboro con Turner Television come Compliance Video Editor. Una tesi di laurea in Senegal, un’avventura da corrispondente estero dalla Libia, tanti anni da freelance con servizi dall’Africa, dal Brasile, dalla Turchia. Specializzanda in arabo e islamistica presso il PISAI. Una passione per i viaggi, romana di nascita, cittadina del mondo.