Succede spesso che, in situazioni di degrado e abbandono, si finisca per adagiarsi in passive mobilitazioni che richiedono un intervento dalle autorità competenti. Non è il caso, però, di una zona adiacente al fiume Musone, nelle Marche, che ha avuto la fortuna di essere rinata grazie a un intervento dal basso.
Il “FIUME INCANTATO”: RINATO grazie ai cittadini
# Tutto partì dalla volontà di un gruppo di amici
Ci troviamo a San Vittore, un piccolo paese sulle sponde del fiume Musone, nelle Marche. Tutto è partito da un gruppo di amici che, dopo una semplice passeggiata, si è reso conto dello stato di abbandono in cui versava il sentiero che costeggia il fiume. In alcuni punti, la zona era diventata quasi una discarica, così è partita una sfida tra loro: donare nuova vita e luce a tutta l’area. Quindi, si sono mobilitati subito e, grazie alle dovute autorizzazioni, i tre ragazzi si sono messi in prima linea per ripulire e rendere praticabile una prima parte del lungofiume. Con il tempo, sono riusciti a coinvolgere molte più persone: moltissimi volontari si sono uniti a loro e hanno collaborato, ognuno con le proprie abilità, per un bene comune. Il segnale più bello che sono riusciti a donare è l’utilizzo dei rifiuti, raccolti e riciclati nelle sponde del fiume, come vere e proprie opere d’arte per abbellire la zona.
# Il nuovo volto incantato
Il grande contributo da parte di tutti ha permesso la creazione di angoli fiabeschi, dedicati a gnomi, maghi e leggende. Ora sono presenti panchine, casette, cartelli illustrativi e anche un percorso sensoriale da attraversare con i piedi nell’acqua cristallina del fiume. Tutta la zona prende il nome di “fiume incantato”, con un aggettivo che indica sia la magia del luogo che del lavoro delle persone che lo hanno salvato. Una impresa che non sarà utile solo ai concittadini, ma ci lascia anche un messaggio a tutti quanti: grazie all’impegno siamo in grado, con le nostre forze, di ridare speranza e vita al proprio territorio.
Fonte: cronachemaceratesi.it
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MATTEO GUARDABASSI
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