A poca distanza da Sant’Ambrogio e dall’Università Cattolica, celato agli occhi dei passanti meno accorti, si trova un giardino incantevole, ma sconosciuto a molti milanesi.
Il GIARDINO SEGRETO del centro di Milano (Mappa e FotoGallery)
Pubblichiamo estratti articolo di Silvia Calvi per “Il Corriere” – Parco Calderini: il «giardino segreto» di Milano in pieno centro, a due passi da corso Magenta
# Il giardino, intitolato all’archeologo Aristide Calderini, offre ombra, silenzio e sorprese a ogni stagione
È il giardino Calderini, dedicato all’archeologo Aristide Calderini, tarantino di nascita, milanese d’adozione, che del resto fece una brillante carriera a pochi metri da qui, all’Università Cattolica. Imboccando via Sant’Agnese dal centralissimo corso Magenta, in pochi passi si raggiunge un delizioso angolo di tranquillità che riserva sorprese. Verde, silenzioso tranne che per il canto degli uccellini, ombreggiato e pieno di fiori come si conviene a un giardino raccolto che, nonostante la “segretezza” è un parco aperto a tutti.
Un posto quasi segreto, sconosciuto a molti milanesi, ma da qualche anno un passaggio obbligato per i turisti, perché dietro il traffico e i lussuosi palazzi di corso Magenta non ti aspetti questo romantico angolo di verde, ricco di essenze che regalano sorprese a ogni stagione.
# Al suo interno i resti del portico d’ingresso di Palazzo Corio progetto dal Bramante: archi a tutto sesto, colonne e statue e il monumento alle vittime della strada realizzato da Arnaldo Pomodoro
Romantico due volte perché, in mezzo al verde, conserva i resti del portico d’ingresso di un antico edificio, palazzo Corio, o “Casa dei Corii”, dal nome della famiglia legata alla corte dei Visconti prima e degli Sforza poi. Un palazzo quattrocentesco dove vide la luce Bernardino Corio, che sarebbe diventato il più importante storico degli Sforza, progettato — pare — da Bramante e rimasto saldo al suo posto dal XV secolo fino ai bombardamenti della Seconda guerra mondiale.
Del palazzo oggi rimangono solo i resti del portico, con archi a tutto sesto, colonne, semicolonne e alcune statue, accarezzati dai rami delle piante rampicanti e circondati da un piccolo parco con piante e cespugli. In quest’altra parte del giardino, al centro, spicca un secondo monumento, questa volta contemporaneo, quello alle vittime della strada: un’austera stele in metallo creato nel 1996 da Arnaldo Pomodoro in ricordo di Francesco Castellini, un ragazzo di 17 anni che, prima di morire in un incidente, amava trascorrere in questo parco il tempo libero.
Continua la lettura con: Luogo nascosto #70 – Il “CASTELLO DISNEY”: è il palazzo più bello di MILANO?
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