A spingermi a scriverne, è stata l’apertura di una piccola bottega/laboratorio in via Paolo Mantegazza 36, quartiere Villapizzone.
Facendo qualche ricerca ho scoperto che l’arte antica della liuteria non è poi così dimenticata e che i piccoli laboratori a Milano pullulano: via Foppa, via Moroni, via Corsico, viale Isonzo, via Goldoni, via Sambuco, piazzale Baiamonti, via Val Pantena, via Elba…
Origini delle liuteria
La liuteria è l’arte della progettazione, della costruzione e del restauro di strumenti a corda ad arco (come violini, violoncelli, viole, contrabbassi) e a pizzico (come chitarre, bassi, mandolini). Il nome lo deve al liuto, uno strumento a pizzico molto diffuso fin dall’epoca barocca. Da allora questa tecnica artigianale è rimasta quasi del tutto immutata.
Quello della liuteria è un mestiere artigiano davvero unico, punto di incontro tra falegnameria, restauro e musica. Si pensi che per realizzare un violino funzionante e intonato, ci vogliono anni e anni di studio.
Un liutaio su tutti: Antonio Stradivari, o Antonius Stradivarius
Nato a Cremona nel 1644, è stato forse il più celebre liutaio del mondo, riconosciuto per la straordinaria fattura dei suoi violini, arpe, chitarre, viole, violoncelli, bassetti, liuti, tiorbe, viole da gamba di varie taglie, mandole e mandolini, pochette di varie fogge. Si rivolse a lui anche un certo Niccolò Paganini. E in questo caso Paganini ripeté, ben sette volte.
Fino a pochi anni fa la liuteria era annoverata tra quelle meravigliose arti in via di estinzione, quasi dimenticate, la cui lenta sparizione procurava preoccupazione e rammarico. Ma l’età d’oro della liuteria italiana forse sta tornando.
La scuola di Liuteria
Sempre più giovani sono affascinati da quest’arte e vorrebbero avvicinarsi a questa professione, ma a chi rivolgersi per imparare? Alla Civica Scuola di Liuteria di Milano. La nascita del primo corso di liuteria del Comune di Milano risale al 1978 quando la Civica Scuola di Musica istituì un corso libero per la ricostruzione e il restauro degli strumenti musicali antichi.
Si creò allora, nel vecchio quartiere artigiano dell’Isola, una bottega di liuteria sotto la guida dell’architetto Marco Tiella. L’attuale corso dura quattro anni ed è estremamente selettivo: solo quindici studenti sono ammessi alle due sezioni d’insegnamento, strumenti ad arco e a pizzico.
Come si legge dal sito della scuola “La struttura dei corsi di studio ruota attorno al ruolo centrale svolto dalle attività di laboratorio, ma assegna una funzione fondamentale e irrinunciabile alla preparazione teorica, non un semplice arricchimento culturale, ma una base fondamentale per una formazione al passo con i tempi, caratterizzata dalla continuità con le antiche tradizioni costruttive e supportata da un ampio e necessario retroterra di conoscenze musicali, storiche, tecnologiche e scientifiche.”
Per maggiori approfondimenti, https://civicascuoladiliuteria.comune.milano.it/
E per chi volesse imparare a suonare il liuto o ascoltarlo in concerto, http://societadelliuto.it/ist/
BARBARA VOLPINI
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Barbara Volpini la conosco , posso osare dire , piuttosto bene. È un piacere leggere i suoi articoli di varie culture; lei sa arricchire sempre di fascino ciò di cui scrive, con scorrevolezza, semplicità e chiarezza senza mai mancare di notevole stile e fantasia nel suo stile. Brava Barbara Volpini
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