Procede il completamento di un nuovo polo per la ristorazione dinamica e sostenibile all’interno di un’area industriale in disuso e ora in fase di rigenerazione. Come si sta sviluppando, le prime aperture e quando dovrebbero essere assegnati tutti gli spazi.
Il MILANO FOOD DISTRICT: 20 NUOVI RISTORANTI dentro un UNICO QUARTIERE
# Certosa District: “il distretto del cibo autentico, dei ristoratori, degli chef”
Il progetto di Milano Certosa District, partito dalla rigenerazione di un’area industriale abbandonata che con La Forgiatura è stata trasformata in un campus integrato di 30.000 mq, si sta arricchendo poco alla volta con un distretto del food. In questo nuovo quartiere sviluppato dalla società immobiliare RealStep tra Via Varesina, Via Mac Mahon e Via Oriani, prima sede dei gruppi Koelliker e Sandvik, si sta creando un polo per la ristorazione dinamica e sostenibile: “il distretto del cibo autentico, dei ristoratori, degli chef e degli imprenditori che amano la stagionalità, rispettano prodotti e ambiente e fanno anche tanta ricerca” come raccontato dal suo direttore generale spiegato da Vincenzo Giannico.
# Un’area complessiva di 100.000 mq di cui 6.000 dedicati a 20 ristoranti
Al momento la superficie destinata al nuovo “quartiere” è di circa 100.000 mq, con probabile incremento nei prossimi anni. In queste ex aree industriali in disuso in fase di rigenerazione hanno trovato e troveranno spazio anche uffici, spazi di co-living e 20 locali tra ristoranti, caffè e luoghi per il dopocena, oltre ad aree verdi e a multinazionali. Qui la Whirlpool ha creato la sua nuova sede europea. Gli spazi dedicati alla ristorazione sono distribuiti su 6.000 mq tra Via Varesina, Via Brunetti e Via Giovanni da Udine.
# Prime inaugurazione nel 2023. L’obiettivo è assegnare tutti gli spazi entro il 2026
A occupare i locali sono e saranno brand già presenti a Milano, con metrature variabili tra gli 80 e i 900 mq. Sono tre gli spazi inaugurati finora: i primi due nel 2023, Crosta (forno e pizzeria di Simone Lombardi e Giovanni Mineo), Loste Café (una bakery di Lorenzo Cioli e Stefano Ferraro entrambi formati a Copenhagen), e Lafa (cucina araba e mediorientale di Hippolyte Vautrin, titolare di Røst e Kanpai) il 20 febbraio 2024. L’obiettivo è creare un comunità, creando eventi in grado di coinvolgere a zona tramite la partecipazione di famosi esponenti di spicco della ristorazione, prendendo ispirazione dai casi di successo di altre città come Parigi, Copenhagen e New York. Entro il 2026 si prevede di assegnare tutti gli spazi rimanenti.
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FABIO MARCOMIN
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