Da una idea di Renzo Piano, con un crowdfunding che ha raccolto oltre 6 milioni di euro, è nata la nuova sede della facoltà di architettura.
Nuova perché dopo decenni nei quali si sono sviluppati alcuni edifici e altri hanno subito alcun interventi si è finalmente arrivati ad un nuovo assetto costruttivo che restituisce agli studenti degli spazi dedicati e alcune aree verdi che conferiscono, oltre che nell’aspetto, un ateneo più a dimensione d’uomo.
Il nuovo rivoluzionario CAMPUS del Politecnico progettato da Renzo Piano
# Verrà eliminato il “Sottomarino”
Incremento degli spazi aperti, del verde e una aumentata qualità nella fruibilità della facoltà. Con una scelta coraggiosa verrà eliminato il vecchio “Sottomarino”, elemento da sempre avulso rispetto al resto delle strutture, per fare spazio ad un nuovo spazio di aggregazione.
# Il superbosco e la nuova Aula Magna
Un bosco di 8000 metri quadri che mette fine a cemento e parcheggi interni, spesso selvaggi, con i nuovi building (4200 metri quadri in totale) nei quali avrà sede la nuova Aula Magna da 900 posti, costruiti rispettando una altezza tale da consentire una perfetta visibilità degli edifici storici disegnati da Gio Ponti, più un recupero dell’aspetto originale dei vecchi edifici che rivivranno gli antichi fasti.
Una spesa di 40 milioni di Euro sostenuta principalmente dalla Regione e da Fondazione Cariplo oltre che dal già citato crowdfunding, il quale ha visto protagonisti molti ex studenti dell’ateneo.
# Una necessità per poter COMPETERE con gli altri Campus
Per poter competere con i nuovi campus che le varie facoltà e le altre università di Milano hanno saputo edificare negli ultimi anni, anche la facoltà di architettura ha intrapreso questo nuovo percorso. In zona si stanno operando alcuni importanti interventi per riportare un valore quasi scomparso. Dal vecchio Giuriati alla piazza Leonardo da Vinci le opere di riqualificazione sono protagoniste in Città Studi e anche la sede storica del Politecnico potrà recitare la parte del leone.
# Un passo verso il FUTURO
Tanta tecnologia, eliminazione di oggetti, volumi e elementi architettonici che negli anni si sono accumulati senza che nulla avessero a che fare con l’ateneo, tanto verde e tanta luce naturale che permea grazie a nuove geometrie costruttive, barriere architettoniche azzerate e una grande propensione a spazi di aggregazione. All’inaugurazione erano presenti anche il Presidente Mattarella e Renzo Piano che ha potuto vedere coi propri occhi il frutto della sua idea e di alcuni schizzi eseguiti a mano libera che racchiudono tutta la maestria e l’estro dell’Architetto per eccellenza. Non ultima, la piantumazione di 130 nuovi alberi scelti dall’architetto paesaggista Franco Giorgetta.
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