In via dei Giardini, originariamente chiamata così per i lussuosi giardini privati dei palazzi che si estendevano tra via Manzoni e Borgonuovo, vi è il Giardino Perego, il parco urbano più piccolo di Milano.
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Il parco urbano più piccolo di Milano nascosto tra i giardini lussuosi delle grandi ville
# Uno dei pochi superstiti dei giardini di Borgonuovo
Il giardino fu realizzato alla fine del Settecento su volontà della famiglia che gliene dà il nome, i Perego di Cremnago. Si tratta di uno dei pochi superstiti dell’oasi verde che si era creata intorno al XVIII secolo per lo svago dei nobili che abitavano la zona. Ai tempi, infatti, ogni famiglia aveva commissionato un giardino adiacente al proprio palazzo, e così fece la famiglia Perego. L’abitazione di quest’ultimi risaliva al Cinquecento, ma durante la Seconda Guerra Mondiale è stata completamente distrutta a causa dei bombardamenti.
# Un giardino all’inglese
Tornando al giardino, dopo aver commissionato i vialetti, una grande serra neogotica e la peschiera centrale. Già agli inizi dell’Ottocento la famiglia Perego cambiò idea e chiese a Luigi Villoresi di riprogettare il parco col nascente gusto romantico all’inglese. Le nuove collinette, radure e il corso di una roggia, la Molinara, cambiarono completamente aspetto al giardino. Con la costruzione della nuova Stazione Centrale, nel 1925, i collegamenti stazione-centro avevano portato alla distruzione di gran parte dei giardini di Borgonuovo, in favore di un nuovo sistema di vie che agevolava il raggiungimento del centro dalla stazione. Nel 1940 anche il superstite Giardino Perego vide le sue dimensioni ridotte, il Comune di Milano si accordò infatti con la famiglia proprietaria per la vendita di parte del parco da destinare a sede stradale. Allo stesso tempo, però, il Comune aveva acquistato parte del giardino da rendere pubblico.
# il dio dei giardini e della frutta
Con i suoi 4183 m2, che paragonati ai 39 ettari del Parco Sempione sembrano nulla, il Giardino Perego è considerato il più piccolo parco pubblico milanese. Nonostante in passato vi erano molte statue che abbellivano la proprietà dei Perego, ancora oggi passeggiando è possibile vedere un’opera tardo settecentesca, la statua del Vertunno, dio dei giardini e della frutta. Nel parco vi sono chioschi e bar, presenti sia come strutture fisse che mobili, ma anche un’area giochi per i bambini. Non manca, inoltre, una zona dove poter fare attività fisica. In poche parole, nonostante la sua piccolezza, il Giardino Perego è un luogo perfettamente funzionale dove poter trascorrere un pomeriggio nel verde. Ciò che lo differenzia dai grandi parchi urbani della città è sicuramente la tranquillità che in esso si respira.
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BEATRICE BARAZZETTI
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