A due anni esatti dalla bozza di riparto del PNRR arriva la conferma ufficiale: Milano tra le (poche) opere sul TPL approvate con il PNRR ci sarà anche la realizzazione della corsia riservata per la linea 90-91 tra Stuparich e Zavattari. E’ stato infatti pubblicato il bando di gara per la realizzazione. Rimarrebbe escluso così solo un tratto lungo viale Umbria per riuscire a chiudere l’anello della circolare filoviaria. Vediamo quante risorse sono state assegnate alla città e tutti gli interventi previsti.
Il PERCORSO INCOMPIUTO della 90-91 sarà (quasi) COMPLETATO
# Si farà la preferenziale della 90-91 tra Zavattari, Lotto e Stuparich: pubblicato il bando di gara
La circonvallazione esterna della 90-91 ha due “buchi”: viale Umbria, a est, e l’asse da Zavattari a Stuparich, a ovest, che comprende anche il capolinea di piazzale Lotto. Buchi nel senso che in questi due tratti (per un totale di circa 3 chilometri), manca la corsia preferenziale. Finalmente arriva l’ufficialità: uno dei due buchi sarà coperto entro tre anni.
Il Comune di Milano ha pubblicato un bando di gara per il tratto Zavattari-Stuparich. La preferenziale dovrebbe consentire la riduzione di circa un terzo dei tempi di percorrenza del filobus, da nove a sei minuti. Non sarà l’unico intervento: sarà realizzata anche una pista ciclabile e saranno abbattute le barriere architettoniche dai percorsi pedonali.
L’intervento avrà anche impatto sulla mobilità: in piazzale Lotto sarà vietata la svolta a sinistra, tranne che da viale Caprilli in direzione Stuparich, e in piazzale Stuparich ci sarà una rotatoria per gestire i flussi di traffico. Saranno infine piantumati 378 alberi.
I lavori dovrebbero iniziare nel 2024 con una spesa di 23 milioni e 400mila euro, di cui 3 e mezzo coperti dallo Stato, come definito dal PNRR il 3 novembre del 2021.
# Dal Pnrr solo il 10% delle risorse destinate a nuove linee di trasporto
Nell’ambito della mobilità sostenibile, la Conferenza Unificata nella seduta del 3 novembre 2021 ha approvato la bozza di decreto proposta dal MIMS con lo schema di riparto delle risorse che il PNRR assegna al Trasporto rapido di massa.
Il PNRR concentra la grande quantità delle risorse sul comparto ferroviario e su un totale di 38 progetti per complessivi 4,851 miliardi, coperti dal PNRR per 3,60 i miliardi. Tra le condizioni per il finanziamento dell’opera c’era la conclusione dei lavori entro il 2026 e pertanto le risorse economiche sono state destinate per 1,4 miliardi a interventi già finanziati a legislazione vigente e per 2,2 miliardi a nuovi interventi. A questo vengono aggiunti 836 milioni di euro per lo sviluppo delle ferrovie regionali. Per le nuove linee di trasporto è stato destinato solo il 10% delle disponibilità assegnate dall’Europa.
# A Milano solo le briciole: appena 47 euro per abitante dell’area urbana al 2025
Al Centro-Nord essendo il fabbisogno superiore alle disponibilità assegnate, rispetto al Mezzogiorno e alle isole, alcuni interventi sono stati esclusi e verranno valutati successivamente per l’eventuale assegnazione di risorse del Fondo Investimenti. Nella ripartizione dei fondi a livello locale a Milano andranno 47 euro per abitante dell’area urbana, il territorio della Città Metropolitana, sulla popolazione prevista al 2025 di 3.357.284. In assoluto la città in Italia con meno risorse per abitante. In totale sono circa 156 i milioni di euro destinati per il trasporto pubblico locale a Milano.
# I progetti finanziati con lo stanziamento iniziale (poi ridotto) del PNRR
Tra le poche opere finanziate a Milano con i fondi del PNRR ci sono:
- la metrotranvia interquartiere nord Niguarda-Cascina Gobba finanziata con 50,3 milioni;
- il prolungamento della linea tranviaria 2 Bausan-Villapizzone per la cifra 36 milioni;
- la fornitura di quattordici tram bidirezionali per la linea 7 per un ammontare di 52,3 milioni;
- per l’acquisto di 10 nuovi filobus sono stati assegnati 8,8 milioni.
- la realizzazione della sede riservata del filobus 90-91 tra piazzale Zavattari e piazzale Stuparich per una somma inizialmente di 9 milioni successivamente ridotta a 3, per completare l’anello mancherebbe all’appello il tratto lungo viale Umbria all’altezza del Mercato Comunale in disuso.
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FABIO MARCOMIN
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