3,3 chilometri: è la distanza tra Calabria e Sicilia. 16 chilometri: è la larghezza dello stretto di Øresund, tra Svezia e Danimarca. Nel tempo in cui in Italia si buttavano soldi per progetti mai realizzati, in Scandinavia su un tratto di mare di oltre 5 volte maggiore rispetto allo stretto di Messina, hanno costruito un ponte capace di sorreggere un’autostrada a quattro corsie e una linea ferroviaria a due livelli.
E così è stato.
La prima porzione del ponte termina su un’isola artificiale nel bel mezzo dello stretto. A questo punto è stata realizzata un’altra meraviglia: il ponte degrada dolcemente sotto il mare per inabissarsi in un tunnel sotterraneo.
Perché un design così inusuale?
Per evitare di ostruire il passaggio degli aerei che atterranno nel vicino aeroporto di Copenhagen, così come per mantenere il traffico marittimo attraverso lo stretto.
E l’impressione dall’alto lascia senza fiato.
In questi giorni si sta parlando dell’installazione sul Lago d’Iseo di Christo che per qualche giorno consentirà di camminare sul lago. La meraviglia per queste opere è almeno pari all’umiliazione che proviamo per l’assenza di ponte tra Calabria e Sicilia: su un lembo di mare che in qualunque parte del mondo, qualunque nazione avrebbe già realizzato da decenni.
Fonte: Brightside.me