Il “punto zero” di Milano: questo è il centro esatto della città. Secondo Leonardo da Vinci

“L'ombelico della antica Milano"

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credits: blitzquotidiano.it

Sono ancora molti i tesori artistici nascosti o che non hanno ottenuto il giusto riconoscimento, pezzi di storia nascosti dagli occhi di tutti, spesso ignorati e poco valorizzati, ma che avrebbero tante storie da raccontare.

Dopo le ormai dimenticate palme in Piazza Duomo, c’è una palma in particolare che resiste e che ha tutta un’altra immagine. Non si tratta di una palma qualsiasi: è interamente di bronzo e segna un punto importante per la città di Milano.

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Il “punto zero” di Milano: questo è il centro esatto della città. Secondo Leonardo da Vinci

# Una palma in bronzo a pochi passi dal Duomo

credits: blitzquotidiano.it

Ecco un’altra piccola curiosità storica (e religiosa) che si nasconde nel cuore di Milano di cui, forse, non tutti ne sono a conoscenza. Nel 1600, il cardinale Carlo Borromeo fece commissionare la realizzazione di una grossa palma in bronzo e in rame che ora custodisce in modo simbolico il “punto zero” della metropoli.

La si può osservare in Piazza Pio XI, nella cripta della Chiesa del San Sepolcro, a pochi passi da Piazza Duomo. Al suo interno, oltre alla bellissima palma, è stata custodita della terra che i crociati prelevarono da Gerusalemme.

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# Il vero centro di Milano secondo Leonardo Da Vinci

credits: Veneranda Pinacoteca Ambrosiana

Questa palma è custodita nel punto che, come indicato nella mappa del Codice Atlantico Leonardo di Leonardo Da Vinci, rappresenta il vero centro di Milano. Anche il cardinale è d’accordo con Da Vinci e per questo l’ha fatta collocare nella cripta. Quella posizione identifica “l’ombelico della antica Milano e della civitas romana, sia in termini geografici sia etico-morali, perché si trova accanto alla copia esatta del sepolcro di Cristo realizzata nel 1100”.

# In origine avrebbe dovuto essere una fontana

credits: milanosguardiinediti.com

Inizialmente concepita come una fontana, la palma di bronzo venne posta nel cortile interno della Biblioteca Ambrosiana, tuttavia rimase in balia delle intemperie poiché si trattava di un luogo non riparato. Col tempo, venne rimossa e collocata nella cripta della Chiesa di San Sepolcro e rimase lì fino al 2015, quando venne finalmente riscoperta e restaurata.

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SELENE MANGIAROTTI

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Selene Mangiarotti
Aspirante traduttrice, cerco il mio posto nel mondo un articolo alla volta