Pochi sanno che anche a Milano c’è un quartiere ebraico, anche se le attrazioni e riferimenti culturali di questo popolo sono sparsi per la città.
Il QUARTIERE EBRAICO di Milano
# La nascita della comunità ebraica grazie a Napoleone
La comunità ebraica a Milano ha una storia relativamente recente: i primi arrivi risalgono agli inizi dell’800 grazie alle libertà concesse da Napoleone, ma nel 1890 si contavano già 2000 persone su un totale di 400.000 milanesi. Inizialmente raccolti attorno ad un piccolo oratorio in Via Stampa 4, vicino all’appartamento del rabbino Prospero Moisè Ariani, nel 1892 fu inaugurato il Tempio di Via Guastalla. Progettato in stile eclettico, dall’architetto Luca Beltrami, divenne il centro della vita liturgica della comunità con gli uffici annessi, distrutto e ricostruito dopo i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale e ristrutturato di nuovo nel 1997.
# Il quartiere ebraico a Milano
Il Quartiere Ebraico di Milano si è però sviluppato altrove: precisamente all’altezza della fermata della linea rossa Bande nere. Qui si trovano la maggior parte dei ristoranti e dei negozi kasher, piccoli supermercati con le prelibatezze da tutto il mondo, pasticcerie, fornai. Tra questi il Kosher Paradise, un delizioso negozio con tanti prodotti della tradizione ebraica e Da Tuv Taam dove si può assaporare il miglior challah della città.
Sono presenti inoltre diverse sinagoghe, una residenza per anziani, oltre alla sede della Comunità Ebraica con tutti i gradi delle scuole, dalla materna alla liceo, nel grande complesso di Via Sally Mayer 4/6. Il vecchio edificio scolastico in Via Eupili, in zona Sempione/Arco della Pace, oggi ospita una sinagoga, la loggia del Bene Berith e il Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea.
# La Casa 770, uno dei 16 cloni sparsi nel mondo
Rispetto ai classici quartieri ebraici delle altre città del mondo, le attrazioni e i riferimenti culturali per gli ebrei milanesi sono sparsi per Milano. Oltra alla Sinagoga Centrale, troviamo infatti Casa 770, chiamata l’Olandese, in via Poerio. Si tratta di un clone di altre 15 case sparse per il mondo, con architettura in stile neo-gotica, e quella milanese è l’unica in Europa. Le altre sono a New York, nel New Jersey, a Cleveland e a Los Angeles negli Stati Uniti d’America, a Montrèal in Canada, a Ramat Shlomo, a Kfar Chabad, Kfar Tapuach, Kiryat Ata e Zikhron Ya’aquov in Israele, a San Paolo in Brasile, a Buenos Aires in Argentina, a Melbourne in Australia, a Santiago del Cile e in Ucraina.
Un vero e proprio luogo simbolo per la comunità ebraica ortodossa dei Lubavitcher e per questo iniziò a essere imitata in diversi Paesi. Per la città è un punto di aggregazione, un riferimento culturale, dove si organizzano eventi che spaziano dalle esposizioni artistiche agli assaggi della tipica cucina ebraica.
# Altre sinagoghe in città
Si possono poi trovare altre sinagoghe, in Porta Romana c’è quella di Beth Shlomo con una storia particolare e che è anche un centro studi, al Giambellino, in zona Castello Sforzesco e anche in Porta Venezia.
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Articolo di DANIELE VASTA aggiornato dalla redazione
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