in mostra a PALAZZO REALE, una piccola guida alla pittura di TIZIANO
# Breve biografia dell’artista
Poche parole sulla sua vita (parafrasando Longhi, quando si parla di pittura i dati biografici sono quasi irrilevanti): non sappiano di preciso quando è nato (tra il 1488 e il 1490) ma morirà nel 1576 a Venezia dove trascorre gran parte della sua vita. Il grosso della sua formazione avviene nella bottega dei Bellini ma la svolta (e tra poco vedremo il perché) avviene con l’incontro con Giorgione.
# Lo stile di Tiziano
Finalmente parliamo di pittura! Un passo indietro e partiamo dalla Pietà di Giovanni Bellini a Brera, dove una luce calda tendente all’ocra permea il mondo intero – dal corpo di Cristo alle colline sullo sfondo – e ammorbidisce persino il marmo sul quale poggia la mano del Redentore, e iniziamo a parlare di pittura tonale (e qui l’incontro con Giorgione) e tonalismo (un -ismo, appunto; un’estremizzazione di un concetto che vediamo nel Tiziano più maturo e poi in El Greco fino a Cézanne). Il tripudio di colore puro del Rinascimento fiorentino (prendiamo un dipinto di Raffello qualsiasi), dove la natura del rosso è rossa, e la natura del blu è blu e via dicendo; nella scuola veneta cinquecentesca appare smorzato e uniformato dalla luce: la luce che altera il colore, lo sfuma velatura su velatura, e ne definisce appunto il tono col suo riverbero che si rende palpabile nell’aria.
# La pittura tonale
Osserviamo ora la monumentale Assunta di Santa Maria Gloriosa dei Frari e vediamo come dalla terra al Padre Eterno, questa luce dorata “uniforma” le nuvole con le carni del coro degli angeli, e le vesti della Vergine coi volti bruni degli astanti. La pittura tonale è appunto un’indagine scrupolosa sull’impatto che la luce ha sui colori e i loro riflessi.
# Il mondo poetico e concettuale del pittore
Ma in Tiziano, così come in Rembrandt o in Rubens, la poesia del vero (il colore puro è parte di un linguaggio convenzionale, ogni colore è definito dalla luce) è al servizio di una intellettualizzazione della realtà.
# Tiziano a Milano
- Ritratto di vecchio armato, 1535 circa, olio su tela, 65×58 cm, Milano, Pinacoteca Ambrosiana
- Ritratto del conte Antonio Porcia, 1535-1540 circa, olio su tela, 115×90 cm, Milano, Pinacoteca di Brera
- Ritratto del signore d’Aramont, 1541-1543 circa, olio su tela, 74×70 cm, Milano, Pinacoteca del Castello Sforzesco
- San Girolamo penitente 1552, olio su tela, 235×125 cm, Milano, Pinacoteca di Brera
- Tiziano – I.G. Kennedy, Taschen 2006
- Tiziano – A. Chastel, Abscondita 2013
- Tiziano. Problemi di iconografia – E. Panofsky, Marsilio 1992
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MARCO LAGOSTENA
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