Nei momenti di paura ci si aspettano diverse reazioni, ma pochi si aspettavano che alla notizia della variante del covid-19 i provvedimenti di molti Paesi europei sarebbero stati così duri per la Gran Bretagna, soprattutto il decreto italiano. Anche perchè riguarda persone che già avevano adottato le misure precauzionali disposte dal governo: tampone negativo o quarantena obbligatoria. Che fine faranno i nostri connazionali che sono bloccati nel Regno Unito?
ITALIANI BLOCCATI nel Regno Unito: azione collettiva per tornare a casa
# Il provvedimento firmato da Di Maio: il primo caos sull’ora in cui sarebbe diventato attivo
Che cos’è successo effettivamente? Questa è la domanda che ancora molti connazionali si stanno ponendo dopo che il ministro Di Maio ha firmato un provvedimento, nel pomeriggio del 20 dicembre, in cui si annunciava la sospensione immediata dei voli tra Italia e Gran Bretagna. Molti italiani erano all’imbarco quando diverse compagnie aeree hanno improvvisamente cancellato il volo senza dare una spiegazione. Inizialmente si pensava che il blocco sarebbe partito dopo mezzanotte e quindi dal 21 dicembre, successivamente invece è arrivata la comunicazione dalla ministra dei Trasporti Paola De Micheli ed è scattato lo stop dalle 16.54 (ora italiana) per tutti i voli provenienti dalla Gran Bretagna.
Brutto scherzo per i passeggeri, ignari di queste informazioni, che in alcuni casi hanno visto svanire la loro possibilità di partire proprio sulla pista davanti all’aereo che li avrebbe dovuti riportare a casa. Casa, che fino a data ancora da decidere, non vedranno.
# Il blocco per evitare la nuova variante del virus: veramente utile per i passeggeri in partenza oppure no?
Perché non hanno fatto partire le persone che erano già in aeroporto da ore? Le informazioni che si hanno sono veramente poche e confuse, al punto da rendere ancora più snervante una situazione già molto complicata.
Anche perchè le regole per il rimpatrio dalla Gran Bretagna erano precise e già cautelavano contro il Covid: i passeggeri dovevano fare un tampone nelle 24 ore prima della partenza (e avere esito negativo) o mettersi in quarantena appena rientrati in Italia. Di questo, però, non si è tenuto conto al momento del blocco degli aerei e i passeggeri, anche se negativi, sono rimasti a terra nonostante la prevenzione e il rispetto delle regole sanitarie imposte dal governo.
# Non solo vacanzieri: un gruppo facebook raccoglie le testimonianze di coloro che sono rimasti bloccati senza sapere cosa fare
Su facebook è stato creato un gruppo chiamato “Azione collettiva italiani bloccati in Gran Bretagna” dove le persone stanno raccontando la propria esperienza in seguito al provvedimento e cercano, in alcuni casi, di sapere come possono fare per rientrare a casa.
Nel Regno Unito ci sono nostri connazionali che tornano a casa per le feste, c’è chi ha lasciato il lavoro per tornare nel proprio Paese, c’è chi ha terminato il proprio impiego o è stato licenziato e ha disdetto l’affitto, c’è chi ha fatto scalo provenendo da un altro Paese, c’è chi vuole tornare dal proprio amore. E ora? Ora ci sono centinaia di persone che dormono in aeroporto nell’incertezza totale.
Uno stress che si estende anche a chi è nel nostro paese. Ci sono molti genitori in Italia, ad esempio, che aspettavano l’arrivo dei figli e che invece cercano informazioni per capire cosa succederà nei prossimi giorni.
# Il blocco dovrebbe durare fino al 6 gennaio ma non è escluso che venga prolungato
Secondo il provvedimento il blocco aereo dovrebbe durare addirittura fino alle 23.59 del 6 gennaio. Molti sono gli italiani bloccati in Gran Bretagna che hanno già acquistato biglietti per il 7 gennaio nella speranza di tornare il prima possibile a casa. Non è da escludere però che il blocco possa essere prolungato. Così come non si sa cosa faranno tutti quelli che devono lasciare la Gran Bretagna a tutti i costi.
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ANDRA STEFANIA GATU
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