Dopo il 1994 questo potrebbe essere l’anno nel quale l’invaso artificiale di Vagli nella provincia di Lucca sarà svuotato riportando alla luce l’antico Borgo di Careggine, fondato nel 1200 da alcuni artigiani. Ecco la sua storia e perché è rimasto ancora integro sotto l’acqua.
L’ “Atlantide del lago”: il BORGO SOMMERSO riemergerà dall’acqua dopo quasi trent’anni
# Si attende la conferma da parte delll’Enel
Dopo il 1994 questo potrebbe essere l’anno nel quale, a seguito di alcuni lavori straordinari di manutenzione, l’invaso artificiale di Vagli sarà svuotato riportando alla luce l’antico Borgo di Careggine, fondato nel 1200 da alcuni artigiani arrivati dal bresciano in Toscana per sfruttare le miniere di ferro presenti in zona.
# Cosa c’è nascosto nelle acque del lago
Un aspetto spettrale delle costruzioni presenti, completamente integre grazie al materiale utilizzato per edificarle escluso i tetti deterioratisi per colpa dell’acqua, un paesaggio innaturale ma a tratti magico che permette ai visitatori di percorrere i viali in pietra e visitare le case, è il motivo trainante per visitare fabbriche di Careggine, una volta piene di vita e certamente di rumori tipici dei laboratori dei fabbri ed ora un paese dimenticato causa forza maggiore.
# Storia di un paese sommerso
L’invaso, riempito nel 1953 dopo che è stata completata la diga per lo sfruttamento dell’energia idroelettrica, è già stato svuotato 4 volte dalla sua creazione ma quest’anno pare sarà di nuovo visitabile e, si spera, di molti turisti che passeranno in zona non si faranno certo mancare questa emozionante escursione. Abbandonata nel 1947 ad inizio lavori fino al completamento della diga che sfrutta le acque del torrente Edron, Fabbriche di Careggine è un luogo unico della Garfagnana, zona ricca di storia e fascino oltre che caratterizzata da una cucina dai sapori inconfondibili. La zona è da sempre un catalizzatore che fino ad inizio pandemia ha mosso un flusso turistico importante. Segnarsi questo appuntamento è certamente fondamentale per chi desidera poter dire: io c’ero.
# Un’altra meraviglia del posto: la strada lastricata con secoli di storia
Da non dimenticare il fatto che proprio nella zona esiste la via Vandelli, una strada lastricata che collega Massa con Modena ed è totalmente percorribile a piedi e a cavallo. Un camminamento che attraversa luoghi incontaminati e collega alcune fabbriche, ormai abbandonate, che hanno fatto la storia della zona. Costruita per mettere in collegamento le due città fu percorsa per secoli da persone a piedi o a dorso di mulo, trainando i materiali necessari per la produzione di utensili, filati e altri manufatti che hanno caratterizzato l’economia della zona.
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ROBERTO BINAGHI
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