Cosa si può fare se si rimane 36 ore nel capoluogo meneghino? Ipotizzando un weekend lungo a Milano, il New York Times celebra la città nell’articolo di Ingrid K. Williams, che riserva per la città aggettivi come “cool e sicura di sé”, ma anche “elegante e resiliente”. Ecco allora un programma dettagliato che il Times ha riservato per i suoi lettori che vogliono viaggiare oltreoceano e atterrare a Milano. Il weekend perfetto nella città dei “tesori nascosti” che possono fare anche gli stessi milanesi.
“La città dei TESORI NASCOSTI”: il Week End perfetto è a Milano (secondo il New York Times)
# “La città che custodisce i suoi tesori più preziosi in giardini nascosti, vicoli e quartieri lontani”
Il weekend americano a Milano inizia nel pomeriggio del venerdì, dedicando le ore che rimangono della giornata al design. Alle 4 di pomeriggio si consiglia di incamminarsi verso Dimorecentrale, una meta non molto conosciuta neanche dai milanesi. Dimorecentrale è infatti uno studio di design e architettura curato dai fondatori Emiliano Salci e Britt Moran e presentato all’ultima edizione del Salone del Mobile. Qui è possibile vedere in mostra mobili e pezzi di design unici, ma ci si può fermare anche nel bar o nel negozio presenti nel grande hub. Dove si trova Dimorecentrale? Vicino alla Stazione Centrale, in un ex magazzino ferroviario che ora è diventato un hub culturale di più di 20mila metri quadrati.
Durante il weekend perfetto a Milano, non può mancare poi uno dei rituali più amati dai milanesi e non: l’aperitivo. Alle ore 18:30 la scrittrice del Times prevede infatti un aperitivo all’ e/n Enoteca Naturale, il wine bar vicino alla Basilica di Sant’Eustorgio. Ma non si accontenta del cibo portato agli aperitivi milanesi e quindi consiglia di andare a cenare all’Osteria Alla Concorrenza in via Melzo (zona Porta Venezia), il secondo ristorante nel capoluogo lombardo di Diego Rossi, dove l’atmosfera e il buon vino fanno apprezzare anche la cucina servita nei piatti di carta.
# Non solo i classici musei
Per il sabato mattina, il weekend perfetto a Milano richiede un’immersione nel mondo dell’arte meneghina. Ma il Times non propone i musei più conosciuti della città, al contrario fa trascorrere il sabato mattina nella Casa Museo Boschi di Stefano. In via Giorgio Jan, 15 ci sono infatti più di 300 opere esposte nella vecchia residenza di Antonio Boschi e Marieda di Stefano. Qui si trovano opere anche dei grandi artisti italiani del 20esimo secolo come Giorgio de Chirico, Lucio Fontana, Umberto Boccioni e Piero Manzoni.
A pranzo si propone invece un pasto veloce in un panificio in via Donatello, 22 che prepara specialità georgiane. Su consiglio di Ingrid K. Williams, bisognerebbe provare la focaccia salata alle pesche e rosmarino, oppure il khachapuri adjaruli, un pane georgiano a forma di barchetta ripieno di formaggi piccanti e servito caldo con un uovo colante sopra.
# Un sabato pomeriggio nella moda milanese
Alle 14:30 il giro turistico per Milano continua in Fondazione Prada, ma poi si sposta in un luogo un po’ meno conosciuto sempre legato al grande marchio della moda milanese. In pieno centro città, al quinto e sesto piano della Galleria Vittorio Emanuele II, c’è l’Osservatorio della Fondazione dove è possibile visitare la mostra di video, fotografie e opere visive. Rimanendo nella moda, alle 16.30 l’obiettivo è fare un po’ di shopping. Il Times consiglia di incamminarsi verso il quartiere delle Cinque Vie, dove c’è The Cloister, un negozio molto caratteristico dove è possibile trovare abiti firmati d’epoca, gioielli, accessori, profumi e arredi.
La giornata si conclude con una classica cena italiana da PastaMadre, in zona Porta Romana, per celebrare la pasta in tutte le sue sfumature, e con un drink allo storico Bar Basso, magari un negroni sbagliato.
# “Per vedere più da vicino la magnifica cattedrale”
La domenica è invece dedicata alle grandi attrazioni milanesi. Dopo aver scoperto i tesori nascosti del capoluogo lombardo e aver respirato la sua energia tra i vicoli della città, la domenica mattina la si trascorre in zona Porta Venezia, con un giro nella via arcobaleno (via Abramo Lincoln). Non tanto lontane dalle casette colorate c’è poi Loste Café, una caffetteria di ispirazione scandinava che ha aperto lo scorso anno, dove poter fare una colazione diversa dal solito. Si prosegue poi per un giro in centro per visitare il Duomo e salire sulle sue guglie, per poi tornare in Stazione Centrale e pranzare nel “nuovo” Mercato Centrale. Infine dirigersi verso l’aeroporto, nel caso del weekend americano, o a casa, per i milanesi che vogliono vivere un weekend alternativo nella loro città, e poi riposarsi.
Fonti: New York Times, milanotoday.it
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BEATRICE BARAZZETTI
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